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La specie più rappresentativa del genere è il castagno (Castanea sativa), pianta dal portamento arboreo che può superare i 25 metri di altezza.
La chioma caduca, di forma globosa ed irregolare, presenta foglie oblunghe-lanceolate, ad inserzione alterna, lunghe fino a 20 cm. Le infiorescenze maschili sono amenti biancastri eretti lunghi fino a 20 cm. Quelle femminili sono globose e poste alla base degli amenti maschili. La fioritura avviene in piena estate. Il frutto è costituito da una noce detta castagna, rivestita da una cupula spinosa chiamata riccio.
Il castagno si rinviene negli ambienti collinari e montani di tutta Italia fino ai 1200 metri di altitudine. E’ una delle principali componenti della flora forestale ed è diffusa anche come pianta coltivata per la raccolta dei frutti.
I pollini del castagno si rinvengono tra giugno e luglio.
Al microscopio ottico appaiono trizonocolporati, isopolari, subprolati-prolati. In visione polare la forma è più o meno circolare. I pori sono sporgenti, in visione equatoriale appaiono allungati ed i colpi sottili e lunghi. Area polare ridotta.
Dimensioni piccole (11-16 µm).
Diminuzione del polline di castagno a Pordenone