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L'ambiente marino troppo spesso minacciato dalle attività umane costituisce un patrimonio prezioso che deve essere protetto e salvaguardato al fine di mantenere la sua biodiversità, vitalità e produttività.
A fronte di tale esigenza nel 2008 il Parlamento Europeo ed il Consiglio dell’Unione Europea hanno emanato la Direttiva quadro 2008/56/CE.
Le acque marine europee sono state suddivise in 4 regioni: Mar Baltico, Oceano Atlantico nordorientale, Mar Mediterraneo e Mar Nero.
Nel Mediterraneo sono state individuate tre sotto-regioni:
a) il Mediterraneo occidentale,
b) il mar Adriatico e
c) il mar Ionio e Mediterraneo centrale.
Le acque italiane appartengono a tutte e tre le sottoregioni.
Le attività che l'Agenzia esegue nell'ambito della Direttiva sono definite dal Piano Operativo delle Attività (POA) per la sottoregione Adriatico, di cui fa parte la regione FVG.
Il programma di monitoraggio prevede diverse indagini e campionamenti con specifiche frequenze per ogni singolo descrittore.
I dati sono successivamente trasmessi al MATTM, che a sua volta li invia alla comunità europea per le debite valutazioni.
La direttiva "Marine Strategy" è uno strumento innovativo per la protezione dei mari e l'ambiente marino che viene considerato per la prima volta in un'ottica sistemica, patrimonio di tutti.
Questa norma guida gli Stati Membri dell'Unione Europea nel controllo e nel perseguimento di un "buono stato ambientale".
Le valutazioni previste dalla Direttiva vengono effettuate in base a 11 descrittori di qualità dell'ambiente marino:
1: Biodiversità
2: Specie non indigene
3: Pesci, molluschi e crostacei commerciali
4: Rete trofica marina
5: Eutrofizzazione delle acque marine
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