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La normativa

 

Normativa europea

Direttiva "Marine Strategy" 2008/56/CE (Marine Strategy Framework Directive-MSFD) del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino).

Successive integrazioni e modifiche:

  • Decisione (UE) 2017/848 della Commissione Europea del 17 maggio 2017, in merito alla "Marine Strategy", che definisce i criteri e le norme metodologiche relativi al buono stato ecologico delle acque marine nonchè le specifiche e i metodi standardizzati di monitoraggio e valutazione, e che abroga la decisione 2010/477/UE.
  • Direttiva (UE) 2017/845 che modifica la direttiva 2008/56/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, per quanto riguarda gli elenchi indicativi da prendere in considerazione ai fini dell'elaborazione delle strategie per l'ambiente marino.
  • Decisione 477/2010/EU  della Commissione Europea del 10 settembre 2010, in merito alla "Marine Strategy", sui criteri e gli standard metodologici relativi al buono stato ecologico delle acque marine.

Normativa antecedente che è stata integrata nella direttiva "Marine strategy" 2008/56/CE:

  • Convenzione di Århus. Questa convenzione prende il nome dalla città danese nella quale è stata firmata nel 1998 ma entra in vigore nel 2001. Viene ratificata con Legge del 16 marzo 2001, n. 108 (Suppl. alla G.U. n.85 dell’11 aprile 2001) e regolamenta  l'accesso alle informazioni da parte del pubblico, la sua partecipazione ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale, con lo scopo di contribuire a tutelare il diritto di ogni persona, nelle generazioni presenti e future, a vivere in un ambiente atto ad assicurare la sua salute e il suo benessere.
  • Direttiva Uccelli selvatici 2009/147/CE concernente la conservazione di tutte le specie di uccelli selvatici stabilendo regole per la loro protezione, gestione e regolazione. Essa si applica agli uccelli, alle uova, ai nidi e agli habitat. Codifica la legislazione adottata originariamente nel 1979 (Direttiva 79/409/CEE).
  • Direttiva 92/43/CEE “Habitat” relativa   alla   conservazione   degli   habitat   naturali   e   seminaturali   e   della   flora   e   della   fauna   selvatiche.
  • Direttiva 79/409/CEE "Uccelli" la prima direttiva comunitaria in materia di conservazione della natura concernente la salvaguardia delle numerose specie di uccelli selvatici, successivamente integrata nella direttiva Habitat.
 

Normativa italiana e quadro istituzionale

  • D.M. del 15 febbraio 2019 quale aggiornamento della determinazione del buono stato ambientale delle acque marine e definizione dei traguardi ambientali in recepimento della decisione (UE) 2017/848.
  • DPCM del 10 ottobre 2017 recante l'approvazione del Programma di misure, ai sensi dell'articolo 12, comma 3, del decreto legislativo 13 ottobre 2010, n. 190, relative alla definizione di strategie per l'ambiente marino.
  • D.M. del 11 febbraio 2015 sulla determinazione degli indicatori associati ai traguardi ambientali (target) e dei programmi di monitoraggio.
  • D.M. del 17 ottobre 2014 relativamente alla determinazione del buono stato ambientale (Good Environmental Status -GES) e la definizione dei traguardi ambientali (Target).
  • D.lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010 recepisce la direttiva "Marine Strategy.


L'art. 4 del Dlgs.190/2010 stabilisce che per l’Italia l’Autorità competente per la Strategia Marina, ai sensi della Direttiva, sia il Ministero per l’ambiente il territorio e il mare (MATTM), con funzioni di coordinamento delle attività nazionali.

Per il coordinamento il MATTM si avvale di un apposito Comitato tecnico, istituito in base all'art. 5 del Dlgs.190/2010. Al Comitato Tecnico, oltre ai rappresentanti del MATTM, partecipano:

  • un rappresentante per ciascuna Regione e Provincia autonoma;
  • un rappresentante dell'Unione Province d'Italia;
  • un rappresentante dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani. 

Sono poi rappresentati i Ministeri interessati:

  • Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
  • Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • Ministero della salute;
  • Ministero della difesa;
  • Ministero degli affari esteri;
  • Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca;
  • Ministero per i beni e le attivita' culturali, 
  • Ministero dello sviluppo economico e Dipartimento per gli affari regionali.


Per il supporto scientifico-tecnico delle attività di coordinamento, il MATTM si avvale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale (ISPRA), con il quale ha sottoscritto un’apposita Convenzione.



ultimo aggiornamento: venerdì 29 gennaio 2021