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Convegno su Green Public Procurement: al via la linea di progetto dedicata alla formazione degli operatori

14/03/2019
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Il 12 marzo 2019 si è svolto a Roma, presso l’auditorium del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), il Convegno dal titolo “Green Public Procurement: parte linea del Progetto CReIAMO PA, formazione e affiancamento on the job per gli operatori”.

Il Progetto CReIAMO PA - Competenze e reti per l’integrazione ambientale e per il miglioramento delle organizzazioni della PA - interpreta il processo di modernizzazione della Amministrazioni Pubbliche come un percorso basato sui tre “pilastri” dello sviluppo sostenibile (ambientale, socio-istituzionale, economico), prevedendo percorsi innovativi di rafforzamento della capacità amministrativa e delle competenze tecniche.

L’evento del 12 marzo ha segnato l’avvio della Linea di intervento 1 del Progetto - Integrazione dei requisiti ambientali nei processi di acquisto delle amministrazioni pubbliche - col quale il MATTM intende rafforzare le competenze degli operatori delle Pubbliche Amministrazioni responsabili degli appalti.

Obiettivo dichiarato del Convegno era quello di proseguire il dialogo con le Pubbliche Amministrazioni e con le Aziende per individuare e rimuovere gli ostacoli alla piena applicazione del Green Public Procurement (GPP) e quindi all’integrazione dei criteri ambientali minimi (CAM) all’interno delle procedure di acquisizione di prodotti e servizi.

Dopo i saluti istituzionali, la giornata di lavoro si è svolta in due tavole rotonde, la prima riservata alle Pubbliche Amministrazioni (PA), la seconda agli operatori economici. In entrambi i casi il confronto, moderato dal Dott. Rifici, della Direzione Generale Clima ed Energia del MATTM, è stato aperto e costruttivo.
E’ emerso un quadro di sostanziale accordo sull’opportunità di mantenere obbligatorio l’inserimento dei CAM nelle procedure di acquisto, così come richiesto dall’attuale Codice Appalti, ma con qualche prevedibile distinguo tra pubblico e privato.

Le Pubbliche Amministrazioni coinvolte nel tavolo hanno infatti riportato l’impegno costante e ormai decennale sull’argomento, pur non negando alcune difficoltà croniche: innanzitutto la carenza di organico e la difficoltà di formarlo sull’argomento. I problemi applicativi sono particolarmente evidenti negli Enti locali, specie quelli di piccole dimensioni, che debbono necessariamente essere accompagnati in questo percorso complesso ma ormai avvertito da tutti come indifferibile.

Le associazioni di categoria presenti hanno dal canto loro sottolineato l’opportunità di una maggiore gradualità, che rappresenti per le aziende un incentivo all’innovazione tecnologica, senza diventare una barriera invalicabile: se infatti la distanza per soddisfare i requisiti CAM è percepita come inarrivabile, molte aziende possono decidere di non adeguarsi, specialmente le PMI, facendo così perdere l’occasione straordinaria rappresentata dal GPP di qualificare l’offerta senza restringere l’accesso al mercato. Semplificazione, proporzionalità e più completa partecipazione ai processi di revisione e stesura dei CAM sono state pertanto le richieste del mondo produttivo.

In sintesi, le problematiche emerse nel corso del Convegno sono apparse speculari: è risultato evidente come la qualificazione del mondo degli operatori economici non possa prescindere dalla qualificazione delle centrali di acquisto, e l’accompagnamento degli operatori di “piccola dimensione”, sia quelli pubblici che quelli privati, appare irrinunciabile.
Se vogliamo che il GPP rappresenti un reale passo avanti del sistema paese verso la sostenibilità è necessario un processo fortemente ed ampliamente partecipato, così come il MATTM ha confermato, anche con questo progetto, di voler procedere nel prossimo futuro.