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EMAS - Eco Management and Audit Scheme

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Il sistema EMAS (acronimo di Eco Management and Audit Scheme) nasce con l’emanazione da parte dell’Unione Europea del Regolamento n. 1836 del 23 giugno 1993 (EMAS I), che riguarda l’adesione volontaria delle imprese appartenenti al settore industriale ad un sistema comunitario di eco-gestione ed audit.
Il Regolamento 1836/1993 è stato abrogato e sostituito dal Regolamento n. 761 del 24 aprile 2001 (EMAS II), il quale è stato a sua volta abrogato e sostituito dal Regolamento n. 1221 del 25 novembre 2009 (EMAS III), attualmente vigente. Il Regolamento originario (CE) n°1221/2009 ha subito varie modifiche la più importante delle quali è stata ad oggi quella introdotta dal Regolamento (UE) 2017/1505, che ha fortemente avvicinato le prerogative dello Schema EMAS a quelle richieste dalla ISO 14001:2015. 

In Italia è il Comitato Ecolabel-Ecoaudit a rilasciare la registrazione EMAS. Il Comitato si avvale per l'istruttoria di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che ha all'uopo predisposto una pagina dedicata.

Il Regolamento EMAS III, definisce i requisiti per una gestione ambientale sostenibile da parte di un’organizzazione. E' applicabile a qualsiasi tipologia di organizzazione, sia essa pubblica che privata: esistono però alcuni settori per i quali sono stati emanati specifici documenti di riferimento, che aiutano le organizzazioni del settore interessato ad individuare gli aspetti ambientali più rilevanti, con esempi di buone pratiche che diventano dei benchmark (valori di riferimento) a cui tendere. Per un elenco aggiornato della documentazione (normativa, documenti settoriali, articoli, pubblicazioni e altro materiale informativo), si può fare riferimento alla relativa pagina ISPRA.

Lo schema, oltre a fissare i criteri per una corretta impostazione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) analogamente a quanto fà ad esempio la ISO 14001, mantiene la caratteristica della verifica di conformità legislativa, con la peculiarità che tale verifica viene effettuata dall'ARPA territorialmente competente. Inoltre, rispetto all'ISO 14001, è rafforzato l'obbligo per cui tutti i risultati pianificati e raggiunti in campo ambientale debbano essere resi pubblici per mezzo di una dichiarazione ufficiale. 

 

I principi di EMAS

Al di là della creazione di una solida struttura in grado di controllare e gestire con sistematicità gli impatti ambientali, il vero carattere innovativo dello strumento (che tutt'ora lo differenzia dalla ISO 14001:2015), risiede proprio nella ricerca della comunicazione e della trasparenza, ovvero nel miglioramento dei rapporti tra organizzazione ed enti di controllo, istituzioni, cittadini.

Il regolamento EMAS si basa su 3 principi: 
  1. la conformità legislativa: qualunque organizzazione, per poter aderire allo schema comunitario e registrarsi EMAS, deve dimostrare di rispettare la normativa ambientale in vigore nel paese di appartenenza;
  2. il miglioramento continuo: EMAS stabilisce che la gestione ambientale di un’organizzazione non deve limitarsi alla soluzione di problemi nel breve periodo, ma, partendo da una Analisi Ambientale Iniziale, deve guardare al futuro definendo con cadenza periodica nella Politica e Programma Ambientale le azioni di prevenzione da intraprendere ed innescando così una spirale virtuosa che porta al miglioramento continuo;
  3. la comunicazione esterna: qualunque organizzazione, per potersi registrare, deve produrre e aggiornare periodicamente una dichiarazione ambientale pubblica contenente i dati relativi agli impatti ambientali generati dalle proprie attività, le misure attuate per controllarli, gli obiettivi di miglioramento pianificati, i risultati di volta in volta raggiunti nonché le modalità e le risorse utilizzate per il loro ottenimento.  

 miglioramento_continuo

 

I passi richiesti da EMAS

L’organizzazione che intende aderire al Regolamento EMAS è tenuta a:

  • Effettuare l’analisi ambientale iniziale attraverso la quale definisce la propria situazione nei confronti degli aspetti, degli impatti e delle prestazioni ambientali connessi alle proprie attività, prodotti o servizi. L’organizzazione deve anche definire i criteri per valutare la significatività degli aspetti ambientali connessi alle proprie attività, prodotti e servizi al fine di stabilire quali di essi esercitino un impatto ambientale significativo. Nel valutare la significatività degli impatti ambientali delle proprie attività, l’organizzazione deve esaminare non solo le condizioni operative normali ma anche quelle di avviamento e arresto e le situazioni di emergenza ragionevolmente prevedibili.
  • Definire una propria politica ambientale, stabilendo il quadro di riferimento per fissare gli obiettivi ed i target dell’impresa, tra cui il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali e il rispetto della normativa ambientale.
  • Redigere il programma ambientale, che deve descrivere le misure, le responsabilità ed i mezzi adottati o previsti per raggiungere obiettivi e traguardi ambientali. Il programma deve inoltre riportare le scadenze per il conseguimento degli obiettivi e traguardi fissati.
  • Implementare un sistema di gestione ambientale finalizzato ad attuare quanto previsto dai due strumenti di programmazione dell’organizzazione precedentemente analizzati (la politica ed il programma ambientale dell’impresa). Il Regolamento 1221/2009 definisce il SGA come “la parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa,le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali”. È grazie ad esso che l’impresa può definire la propria struttura organizzativa, le procedure operative da attuare, le azioni correttive e di controllo nonché il programma di valutazione sistematica e periodica del sistema. Queste scelte devono essere documentate e comunicate all’intera organizzazione.
  • Effettuare un audit ambientale interno, che consiste in una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva delle proprie prestazioni ambientali, del sistema di gestione e dei processi destinati alla tutela dell’ambiente. Gli audit interni sono generalmente svolti da un consulente scelto dall’organizzazione o da un dipendente interno (purchè in possesso dei necessari requisiti di competenza e formazione richiesti e terzo rispetto ai processi sottoposti ad audit) Più frequentemente il dipendente interno collabora con il consulente durante l’iter di certificazione, l’audit interno e le verifiche ispettive dell’Ente certificatore, coadiuvando l’impresa nella risoluzione di eventuali non conformità emerse durante tali verifiche.
  • Redigere la dichiarazione ambientale, documento previsto dall’allegato IV del Regolamento 1221/2009, che rappresenta uno dei principali strumenti di comunicazione di cui l’impresa dispone. Essa deve contenere:
    • una descrizione chiara e priva di ambiguità dell’organizzazione che chiede la registrazione EMAS e una sintesi delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi, nonché delle sue relazioni con le eventuali organizzazioni capo gruppo;
    • la politica ambientale dell’organizzazione e una breve illustrazione del suo sistema di gestione ambientale;
    • una descrizione di tutti gli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, che determinano impatti ambientali significativi dell’organizzazione e una spiegazione della natura degli impatti connessi a tali aspetti;
    • una descrizione degli obiettivi e dei traguardi ambientali in relazione agli aspetti e impatti ambientali significativi;
    • una sintesi dei dati disponibili sulle prestazioni dell’organizzazione rispetto ai suoi obiettivi e traguardi ambientali per quanto riguarda i suoi impatti ambientali significativi, utilizzando gli indicatori chiave e gli altri pertinenti indicatori esistenti delle prestazioni ambientali (questi indicatori sono riportati alla lettera C dell’allegato IV del Regolamento 1221/2009);
    • altri fattori concernenti le prestazioni ambientali, comprese le prestazioni rispetto alle disposizioni di legge, per quanto riguarda gli impatti ambientali significativi;
    • un riferimento agli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente;
    • il nome e il numero di accreditamento o di abilitazione del verificatore ambientale e la data di convalida.
  • Fare effettuare una verifica da un verificatore accreditato, che esaminerà l'analisi ambientale, la politica ambientale, il programma ambientale, il sistema di gestione ambientale, le attività di audit e la dichiarazione ambientale, per valutarne la conformità ai requisiti stabiliti dal Regolamento EMAS.
  • Registrare la dichiarazione ambientale convalidata dal verificatore presso l'Organismo competente dello Stato membro per la registrazione (nel caso dell'Italia il Comitato Ecolabel Ecoaudit istituito con il DM 413/95). Ottenuta la registrazione, l'organizzazione riceve un numero che la identifica nel registro europeo, ha diritto ad utilizzare il logo EMAS e mette a disposizione del pubblico la dichiarazione ambientale.

 

 

 

L'iter di registrazione

Nel sito di ISPRA è presente una pagina dedicata alla registrazione EMAS. Qui sono presenti, aggiornate, tutte le informazioni (compresi i costi) utili ad un'organizzazione che intenda ottenere una nuova registrazione, effettuare un rinnovo o inviare l’aggiornamento annuale. La procedura descritta prevede la registrazione e l’inoltro della relativa documentazione completamente on-line. 

All’indirizzo https://certificazioni.isprambiente.it/front-end-emas/login.php è presente una schermata che, dopo la registrazione al sito, consentirà ai vari referenti di inserire tutti i propri dati e ottenere le credenziali personali che consentiranno (previa autorizzazione di ISPRA) di operare in remoto.

Di fondamentale importanza, prima di procedere con la registrazione, è il download e l’attenta lettura del manuale, realizzato per guidare passo passo gli utenti all’interno delle varie schermate, delle opzioni e degli adempimenti da rispettare per poter inoltrare correttamente la documentazione e presentare le istanze. 

 

 

EMAS in Friuli Venezia Giulia

I siti e le organizzazioni operanti sul territorio regionale registrate cambiano costantemente nel tempo. Sul sito dell'ISPRA è presente l'elenco ufficiale, sistematicamente aggiornato, che prevede anche la possibilità di ricerca della singola organizzazione filtrando per regione, per codice NACE (nomenclatura delle attività economiche) e per verificatore. Le due tabelle sotto riportate potrebbero non essere aggiornate, pertanto si rimanda all'elenco ISPRA sopa descritto per approfondimenti ed in caso di dubbi. 

 

Tabella delle organizzazioni registrate EMAS con siti in Friuli Venezia Giulia e sede legale in altre Regioni
SitoComuneCodice NACEN. RegistrazioneData RegistrazioneLink - Dichiarazione Ambientale
A2A Energiefuture S.p.A. -Sito: Centrale Termoelettrica di Monfalcone Monfalcone (GO) 35.11 IT-000068 31/07/2001 Collegamento
A2A S.p.A. (già Edipower S.p.A.) - Nucleo Idroelettrico di Udine S.p.A. - Centrale Sompalago (UD) - Centrale di Ampezzo (UD)

Sompalago (UD) 
Ampezzo (UD)

35.11 IT-01216  26/10/2010 Collegamento
Unicredit S.p.A. – Siti distribuiti in tutta la regione Più di 110 comuni interessati 64.19 IT-000124 19/12/2002 Collegamento
Edison S.p.A. - Sito: Centrale di Torviscosa Torviscosa (UD) 35.11 35.3 IT-000216 Prima registrazione Edison S.p.A.: 17/06/2004 Rinnovo ed estensione al sito di Torviscosa:27/06/2007 Collegamento
"Edison S.p.A. - Gestione Idroelettrica - Siti: Centrale Valina (PN) - Centrale Chievolis (PN) - Centrale Meduno (PN) – Centrale Colle (PN) - Centrale Istrago (PN) – Centrale Arta (UD) – Centrale Barcis (PN) – Centrale S. Floreano (UD) – Centrale Mulinars (PN) – Centrale Cordenons (PN) – Centrale Cisterna (UD) – Centrale Maseris (UD) – Centrale Fogliano (GO) – Centrale Redipuglia (GO) – Centrale Campagnola (UD) – Centrale Campolessi (UD) – Centrale Monfalcone Ancoretta (GO) – Centrale Monfalcone Porto (GO) – Centrale Ponte Giulio (PN) – Centrale S. Leonardo (PN) – Centrale Pineda (UD) – Centrale Luincis (UD) – Centrale Rodeano (UD) – Centrale Ronchi (GO) – Centrale S. Foca (PN) - Centrale Villa Rinaldi (PN) – Centrale Tramba (UD) – Centrale Savorgnana (UD) – Centrale Zoppola (PN) - RO Cellina (PN) - RO Gemona (UD) Tramonti di Sopra (PN) Meduno (PN) Arba (PN) Spilimbergo (PN) Arta (UD) Barcis (PN) Buja (UD) Clauzetto (PN) Cordenons (PN) Coseano (UD) Fogliano Redipuglia (GO) Gemona (UD) Monfalcone (GO) Montereale Valcellina (PN) Osoppo (UD) Ovaro (UD) Rive d’Arcano (UD) Ronchi dei Legionari (GO) San Quirino (PN) Tolmezzo (UD) Udine (UD) Zoppola (PN) Montereale Valcellina (PN) Gemona del Friuli (UD) 35.11 IT-000532 12/07/2006 Collegamento

 

Tabella delle organizzazioni registrate EMAS con sede legale e siti in Friuli Venezia Giulia
OrganizzazioneComuneCodice NACEN. RegistrazioneData RegistrazioneLink - Dichiarazione Ambientale
Hestambiente S.r.l. – Termovalorizzatore Errera (TS) Trieste 35.11; 38.2 IT-001833 07/11/2017 Collegamento
Illycaffè S.p.A. Sedi: V. Flavia (TS) – V. Malaspina (TS) Trieste 10.83 IT-000237 30/09/2004 Collegamento
Associazione Italiana per il WWF for nature - ONLUS Soggetto Gestore della Riserva Naturale Marina di Miramare Trieste 91.04 IT-000246 07/10/2004 Collegamento
Della Valentina Office S.p.A Roveredo in Piano (PN) 31.01 IT-000575 19/12/2006 Collegamento
Comune di Prata di Pordenone Prata di Pordenone (PN) 84.11 IT-000639 21/03/2007 Collegamento
Comune di Verzegnis Verzegnis (UD) 84.11 IT-000643 23/04/2007 Collegamento
Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Comune di Monfalcone Monfalcone (GO) 39 41 68.1 68.2 71.1 84.11 IT-000675 22/05/2007 Collegamento
"Principe di San Daniele S.p.A. sito di San Daniele del Friuli" San Daniele del Friuli (UD) 10.11 IT-000922 27/06/2008 Collegamento
Comune di Udine Udine 84.11 IT-000965 19/09/2008 Collegamento
Commerciale Battel s.n.c. Basaldella di Campoformido (UD) 38.31 45.31 IT-001106 24/04/2009 Collegamento
Friul Julia Appalti s.r.l. . Discarica di Maniago Maniago (PN) 38.21 IT-001095 24/04/2009 Collegamento
Consorzio di Sviluppo Industriale e Artigianale di Gorizia Gorizia 70.2 84.11 IT-001361 27/06/2011 Collegamento
Comune di Porcia Porcia (PN) 84.11 IT-001363 27/06/2011 Collegamento
Parco Naturale Regionale Dolomiti Friulane Cimolais (PN) 91.04 IT-001432 13/03/2012 Collegamento
Lux Fidelis di Galliussi Aniceto s.a.s. Buttrio (UD) 43.21 82.99 IT-001527 19/02/2013 collegamento
I.C.M. S.p.A. Brugnera (PN) 16.23  IT-001599 20/05/2014 Collegamento
Euro&Promos FM S.p.A. – Sede di Udine - Impianto di segagione (TS) Udine
Duino Aurisina
81.2 52.24 82.92 IT-001847 14/12/2017 Collegamento
New Energy S.r.l. S. Vito al Tagliamento (PN) 38.21; 38.3 IT-001827 07/11/2017 Collegamento
RESTUR S.r.l. - Sito: Camping Village Pino Mare Lignano Sabbiadoro (UD) 55.3  IT-000975 19/09/2008 Collegamento


ultimo aggiornamento: mercoledì 29 settembre 2021