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SPERIMENTAZIONE 5G: I COMUNI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

24/10/2019
speriemtnazione 5G

È vero che alcuni comuni del Friuli Venezia Giulia saranno coinvolti nella sperimentazione della tecnologia 5G?

NO!  QUESTA INFORMAZIONE NON È ESATTA. La sperimentazione pre-commerciale della tecnologia 5G viene effettuata in 5 città campione: Milano, Bari, Matera, Prato, l’Aquila, quindi non in Friuli Venezia Giulia.

Nell’ultimo periodo sono apparse molte notizie sui mezzi di comunicazione che hanno sostenuto questa tesi creando notevole apprensione nelle Amministrazioni comunali e nella popolazione. Purtroppo quest’idea nasce da una frettolosa lettura della delibera dell’AGICOM (n. 231/18/CONS del 23 maggio 2018) con la quale sono state assegnate le frequenze per la nuova tecnologia 5G.

Infatti la Delibera, che è un documento piuttosto corposo e contiene molte specifiche ed informazioni (per chi desidera approfondirne i contenuti il documento è facilmente scaricabile da Internet), contiene anche un elenco di 120 comuni del territorio italiano che sono soggetti al “digital devide”, cioè non hanno la possibilità di connettersi ad internet in modo veloce (banda larga) come avviene in altri comuni, si trovano quindi in una posizione di svantaggio digitale.

Pertanto, per evitare che questi comuni vengano ulteriormente marginalizzati ed esclusi dalla nuova tecnologia, la Delibera obbliga gli operatori del settore a comprenderli nello sviluppo della propria infrastruttura di telecomunicazione.

Per il Friuli Venezia Giulia i comuni indicati sono: Pontebba, Tramonti di Sopra, Bordano, Resiutta, Ragogna, Comeglians.

Solo dopo l’avvio del servizio commerciale e per quanto riguarda esclusivamente la frequenza 700 MHz gli operatori saranno obbligati a servire, progressivamente:

-          entro 3 anni a partire dal luglio 2022 (quindi entro luglio 2025) l’80% della popolazione e tutti i comuni con più di 30.000 abitanti,ed i capoluoghi di provincia;

-          entro 4 anni e mezzo (cioè entro gennaio 2027), il 99,4% della popolazione italiana, tra cui il 90% della popolazione dei comuni presenti nella lista indicata dalla Delibera.