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Perché, quando, come e dove piove in FVG

20190410_PrecipitazioneMediaAnnuaFVG-mappa_1961-2015Il Friuli Venezia Giulia è conosciuto come una regione molto piovosa, almeno se paragonata alle altre regioni italiane ed europee. Sulla pianura regionale ogni anno in media cadono circa 1500 mm di pioggia. Per rafforzare l’immagine decisamente “bagnata” di questa regione spesso si ricorda che a circa 25 km a nord-est di Udine, sulle Prealpi Giulie, le piogge medie annue superano i 3 metri (3000 mm), valore che è tra i più alti che si registrano in Europa. Valori simili ma leggermente più bassi si registrano anche sulle Prealpi Carniche (circa 2200 mm). La fascia costiera da Trieste a Lignano riceve in media solamente 1000 mm d’acqua (che comunque, almeno per l’Italia, non sono pochi).
Se si aggiunge a queste considerazioni il fatto che spostandosi dal mare a Tarvisio, la cittadina alpina posta più a nord-est della regione, le piogge medie annue, dopo essersi innalzate ai valori record delle Prealpi Giulie, tornano a scendere a livelli pressoché coincidenti con quelli di Udine, ci si rende conto che le precipitazioni in Friuli Venezia Giulia sono un fenomeno abbastanza complesso.

 

Quindi per meglio capire questo fenomeno bisogna rispondere alle classiche domande che ci si pone di fronte a un qualche tema che si voglia approfondire: perché, quando, come e dove.

 

Per rispondere in modo sintetico al perché piova in Friuli Venezia Giulia, come del resto nelle altre regioni, bisogna far riferimento ai tre processi principali che generano le precipitazioni in questa zona del globo terrestre:

 

1) i fronti e le depressioni
2) l’interazione con l'orografia (distribuzione dei rilievi) e i flussi umidi: Stau e Foehn
3) l’instabilità ed i temporali

 

Questi processi interagiscono con la posizione geografica e l’orografia del Friuli Venezia Giulia, che modulano a livello territoriale le precipitazioni. Nell'emisfero settentrionale alla latitudine di 46° N (cioè dove si trova il Friuli Venezia Giulia) soffiano le correnti occidentali, grandi masse d’aria che guidate dal fronte polare si spostano da ovest verso est e in seno alle quali si muovono le depressioni e i fronti che sono la causa principale della pioggia e della neve. A questo motore principale del tempo spesso si aggiungono delle depressioni che si originano sul Mediterraneo (specie nei mesi più freddi), molte delle quali sono centrate sul Golfo di Genova o sul medio Adriatico.

 

Per quanto riguarda la geografia e l’orografia ricordiamo che la regione si trova tra l’Adriatico e le Alpi in direzione sud-nord, mentre ad ovest troviamo la pianura padano-veneta e le Dolomiti; a est ancora rilievi alpini e i prodromi dei Balcani.

La regione è completamente esposta a tutti i flussi meridionali compresi tra l’est e l’ovest. Ad eccezione dei flussi da est che risultano meno umidi, ma in inverno particolarmente freddi (è l’unico quadrante da cui può entrare direttamente l’aria fredda sulle zone pianeggianti), dagli altri settori sopracitati arrivano quasi sempre masse d’aria molto umide e relativamente calde provenienti dal bacino del Mediterraneo.

L’orografia della regione, con la cerchia delle Prealpi prima e delle Alpi (Carniche e Giulie) poi, amplifica gli effetti dei flussi umidi mediterranei per il sollevamento che questi subiscono quando soffiano venti meridionali di una certa intensità (Stau).

Infine, in estate l’Adriatico e la pianura padano-veneta nei bassi strati sono carichi di aria calda e umida; poiché qui le Alpi sono meno alte che nel loro settore occidentale, succede che spesso aria fredda in quota (oltre i 3000 m) può portarsi sopra la regione e favorire l'instabilità e quindi i temporali, specie vicino ai monti.

 

Tutti questi elementi spiegano perché la regione sia molto piovosa sia per frequenza che per quantità; perché la zona più piovosa sia quella delle Prealpi (in particolare le Prealpi Giulie), mentre verso il mare e nelle zone alpine più a nord la pioggia diminuisca.



ultimo aggiornamento: mercoledì 10 aprile 2019