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La valutazione delle pressioni causate dalle attività estrattive avviene attraverso delle procedure consolidate dall'esperienza che sono in parte anche ufficializzate nella normativa in materia.
Per la gran parte della casistica che si presenta nella regione Friuli Venezia Giulia, nuove attività estrattive o variazioni riguardanti quelle già esistenti sono assoggettate al processo di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) [1].
In tale processo gli impatti vengono valutati preventivamente sulla base delle emissioni stimate. Tali emissioni sono funzione delle modalità di estrazione e della quantità di materiale lavorato per unità di tempo [2] [3].
La modellistica numerica, che tratta la dispersione degli inquinanti immessi nell'atmosfera durante il processo produttivo, è lo strumento principe per quantificare le concentrazioni di gas e polveri attribuibili alle emissioni.
Un adeguato piano di monitoraggio, dell'inquinamento atmosferico presente nelle aree circostanti all'impianto estrattivo, completa il quadro conoscitivo sull'impatto [4].
Gli strumenti predisposti dall'ARPA FVG, a supporto di una corretta valutazione degli impatti ambientali delle attività estrattive, sono molteplici e vanno da apposite linee guida per piani di monitoraggio [4] fino a incontri tecnici volti ad indirizzare gli addetti ai lavori all'utilizzo degli strumenti più adeguati a trattare la situazione in esame.
In particolare, per quanto riguarda la modellistica numerica, tali incontri possono essere richiesti contattando preventivamente il Centro Regionale di Modellistica Ambientale.
1. La procedura VIA sul sito della Regione FVG
2. La stima dei fattori di emissione nel sito Environmental Protection Agency (EPA)
3. La stima dei fattori di emissione nel sito Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA)
4. Linee guida di ARPA FVG per i piani di monitoraggio relativi alle VIA