Questo sito è in fase di dismissione. Consultare il nuovo sito www.arpa.fvg.it
Nel mese di marzo il mare del Golfo di Trieste, monitorato nei giorni 10, 11 e 12 si presentava come riportato di seguito:
Vedi i dati idrologici
Vedi i valori medi superficiali zona A, B, C e climatologia
- rispetto al monitoraggio di febbraio non si osservano variabilità nel parametro che rimane praticamente costante a causa dell'assenza di forti apporti fluviali;
- lo strato superficiale diluito ha uno spessore inferiore ad 1.0m e caratterizza, principalmente, l'area occidentale del bacino, al largo e lungo la costa orientale la salinità incrementa a valori superiori a 37.5 psu;
- valori massimi, pari a 37.8 psu, si registrano in prossimità del fondale marino nell'area posta al largo tra Lignano e Grado probabilmente affetta da ingressioni di masse d'acqua provenienti dall'Adriatico centrale;
- il valore medio è paragonabile a quello calcolato per la serie storica (1998-2014);
- il parametro, nello strato superficiale, ha un valore compreso tra 94.7% (St. CA311)e 117.9% (St. G242) di saturazione. In generale è in saturazione o leggera sovrasaturazione nelle acque occidentali e in quelle al largo mentre è in leggera sottosaturazione nell'area centro-orientale del golfo. Il suo valore medio superficiale è paragonabile sia a quello calcolato per febbraio che a quello evidenziato dalla serie storica 2006-14;
- in prossimità del fondale marino il parametro presenta una distribuzione simile a quella evidenziata per lo strato superficiale, con minimi e massimi compresi rispettivamente tra 95.0% e 118.0% di saturazione.
- il parametro, nello strato superficiale, mantiene concentrazioni basse, è comunque osservabile un leggero incremento del valore medio pari a 0.13 µg/L rispetto ai valori di febbraio;
- in prossimità del fondale marino la concentrazione media è di 1.2 µg/L con massimi di 1.8-1.9 µg/L nell'area centro-orientale del bacino, rispetto a febbraio l'incremento medio del parametro è di 0.51 µg/L;
- in generale, un incremento del parametro si registra negli strati d'acqua subsuperficiali e prossimi al fondale marino.
- per entrambe le frequenze monitorate (63 Hz e 125 Hz), seppur con valori diversi, è possibile osservare una distribuzione spaziale delle intensità abbastanza simile;
- un’ampia zona di basse intensità, infatti, caratterizza la parte orientale del golfo, da Punta Sdobba fino a centro golfo, con un aumento pressoché costante verso le zone costiere, il largo e verso Occidente, qui si nota un decremento del rumore subacqueo nella zona antistante Porto Buso, ed un nuovo aumento, con valori medio alti, davanti a Punta Tagliamento;
- i massimi si riscontrano in prossimità dell’ ingresso del porto di Monfalcone, con valori ci circa 120 dB rilevati in concomitanza al passaggio di rimorchiatori trainanti chiatte di carbone, e al largo della zona di Lignano;
- confrontando i valori registrati in questo mese con quelli della serie storica delle tre zone monitorate, non si sono rilevate importanti differenze; i 63 Hz diminuiscono di circa 5 dB rispetto ai valori medi, mentre i 125 Hz aumentano di pari intensità. Nel dettaglio, per i 63 Hz l’abbassamento è più evidente nella zona al largo, con valori di circa 10 dB più bassi rispetto alla serie storica; per i 125 Hz, al contrario, l’incremento è più marcato nella zona costiera orientale ed occidentale.
grafici strato superficiale | grafici strato di fondo |
---|---|
rumore subacqueo | |
---|---|
Elaborazione grafica tramite "Ocean Data View" (Schlitzer, R., Ocean Data View, http://odv.awi.de, 2012); "Grapher" (Golden Software)
Info: massimo.celio@arpa.fvg.it; antonio.codarin@arpa.fvg.it
Archivio dei bollettini precedenti
Previsioni parametri oceanografici - INGV-CMCC
Previsioni dell'altezza dell'onda - città di Venezia
Previsioni maree - città di Venezia
Maree astronomiche - Università degli Studi di Trieste
DMG - Università degli Studi di Trieste