Anche se la stagione è ancora tipicamente invernale, con neve in montagna, vento forte e temperature basse, la stagione vegetativa di alcune piante è decisamente iniziata, anzi per qualcuna è in fase di conclusione.

Lo sanno bene gli allergici al nocciolo e al cipresso: dai primi di febbraio sono iniziati i sintomi.
In effetti in quest’inverno è mancato un periodo prolungato di freddo intenso, e questo ha comportato un anticipo di alcune fioriture ed un prolungamento di altre.

Nocciolo e ontano sono abbondanti dalla pianura fino ai primi rilievi prealpini, nell’area triestina prevale il cipresso, sulla costa l’olmo è in aumento.

In generale stiamo assistendo ad una fioritura di alcune specie vegetali, forse poco visibili ad un occhio non esperto, ma presenti in vaste aree del territorio e spesso in anticipo rispetto al loro periodo stagionale.

Si tratta del frassino maggiore, dell’olmo, del pioppo, del salice, della betulla.
Quando il sole scalda il terreno compaiono pure rari pollini di graminacee ed euforbie.

Esse sono per lo più di piante che fioriscono prima dell’emissione delle foglie, per permettere che il vento, passando tra i rami, possa effettuare l’impollinazione.

Nel grafico sono riportati il numero totale di pollini ritrovati in aria dall’inizio dell’anno: è evidente che da febbraio è iniziata l’attività vegetativa di alcune piante.
Tra meno di un mese molte di queste avranno esaurito l’impollinazione, emetteranno le foglie ed inizieranno le fioriture primaverili.

• Grafico