Le condizioni metereologiche di questo periodo stanno favorendo fioriture eccezionalmente abbondanti delle piante, soprattutto di quelle che rilasciano polline in atmosfera.

In pianura e nell’area triestina la quantità di pollini totali ha più volte superato i 500 pollini/metro cubo al giorno, valore molto al di sopra della media stagionale, con ordini di grandezza che possono raggiungere anche 100 volte il dato medio giornaliero.

A contribuire a questo valore sono molte specie di piante che fioriscono in questo periodo:
tra esse si registrano le oleacee, che hanno apportato altissime concentrazioni di polline, soprattutto il frassino orniello e in misura minore l’olivo;
inoltre si notano elevati livelli di polline di quercia, pino ed ortica.

Se si prende ad esempio il polline del frassino, a Lignano Sabbiadoro è stato misurato con 305 pollini al metro cubo il 7 maggio, mentre nello stesso giorno il valore medio è di 3,6. Così pure a Trieste si è registrato un picco pari a 248 granuli lo scorso 27 aprile, mentre negli anni precedenti si registravano valori 10 volte inferiori alla stessa data.
La tendenza si è confermata a Tolmezzo il 5 maggio, con un valore di 231 pollini di frassino per metro cubo d’aria.

A Pordenone, come nel resto della pianura, prevalgono le graminacee, che hanno più volte in questi giorni superato i 200 granuli di polline per metro cubo, contro una media giornaliera del periodo che non supera mai i 30.

Nell’area triestina sono particolarmente abbondanti le urticacee, che hanno raggiunto nella prima metà di maggio picchi di 302 granuli di polline per metro cubo, 10 volte superiori alle medie del periodo.

Nell’alto Friuli, invece quest’anno spicca per abbondanza il polline di pino, che ha superato i 100 granuli per metro cubo, quando negli anni precedenti nel mese di maggio non si registrava mediamente più di 1 polline per metro cubo al giorno.

Questo fenomeno, che avviene raramente nel corso degli anni, è destinato a continuare fino a quando non muterà la situazione metereologica.