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Ulteriori dati sugli eventi atmosferici estremi e alcune considerazioni su come leggerli

Ulteriori dati sugli eventi atmosferici estremi e alcune considerazioni su come leggerliIl progressivo aumento della disponibilità di misure meteorologiche e climatiche consegue dal miglioramento delle tecniche di scambio dati e dell’aumento della capacità di elaborare grandi volumi di byte. Grazie a questo ambiente favorevole, sono state realizzate delle basi di informazioni estremamente utili.

Un esempio recente è il nuovo insieme di indicatori climatici pubblicato dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici [1], che conta oltre settanta indicatori di eventi estremi ottenuti per mezzo dell’elaborazione di misure ed analisi meteorologiche del periodo 1970–2016. Le informazioni coprono tutto il globo con una risoluzione spaziale di circa 30 km x 30 km, sono pubblici ed accessibili in rete [2].

Si tratta di parecchi valori numerici raccolti in file e corrispondono agli indici calcolati per 1440 x 600 punti geografici. Il formato dei file è adeguato a renderne il contenuto autodescrittivo e a limitare lo spazio disco occupato, in questo modo l’utente che scarica i file può utilizzarli in piena autonomia.

Ad ogni modo, questa modalità di condivisione presenta un limite all’accesso di sottoinsieme di dati da parte di utenti non esperti e dotati di ridotte risorse di calcolo. Infatti se da una parte i formati dei file utilizzati in ambito scientifico mirano ad ottimizzare l’impacchettamento delle informazioni, dall’altro necessitano di particolari software [3] [4] per la loro decodifica e fruizione. Per gli addetti ai lavori si tratta di strumenti di uso quotidiano da impiegare su strutture di calcolo ad alte performance, che ovviamente non sono diffuse universalmente.

Quindi la messa a disposizione di intere banche dati è facile, mentre l’accesso all’informazione desiderata non lo è. Il Centro Regionale di Modellistica Ambientale di ARPA FVG è toccato da vicino da questo problema e sta cercando delle soluzioni. La strada è già tracciata ed è stata individuata a seguito di alcuni anni di esperienze e valutazioni merito. Ora si sta provvedendo alla fase implementativa.



Bibliografia e sitografia

[1] Descrizione degli indicatori di estremi climatici del CMCC

[2] Gli indicatori di estremi climatici del CMCC

[3] Le librerie netcdf

[4] Gli applicativi Climate Data Operators

 



Questa notizia viene pubblicata nell'ambito delle iniziative: "2019 IYPT - The International Year of the Periodic Table"

L'elemento chimico di questo mese: "MAY 2019 / FLUORINE"

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ultimo aggiornamento: mercoledì 05 giugno 2019