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Nonostante tutti gli sforzi, facciamo fatica a migliorare la qualità dell’aria

Nonostante tutti gli sforzi, facciamo fatica a migliorare la qualità dell’ariaCercare di mantenere l’aria pulita non è cosa facile, ma è essenziale continuare a fare degli sforzi per farlo.

A metà maggio la Commissione Europea ha intrapreso delle importanti azioni formali nei confronti del nostro paese e di altri importanti membri dell’Unione Europea (UE), che hanno lo scopo di spingerli ad ulteriori impegni per ridurre l’inquinamento atmosferico.

In particolare Francia, Germania, Ungheria, Italia, Romania e Regno Unito sono state deferite alla Corte di giustizia dell'UE per il mancato rispetto dei valori limite stabiliti per la qualità dell'aria e per aver omesso di prendere misure appropriate per ridurre al minimo i periodi di superamento [1].

Per quanto riguarda l’Italia, i motivi del provvedimento derivano dal perdurare di una concentrazione costantemente elevata del particolato (PM10). Secondo la direttiva europea sulla qualità dell'aria ambiente (direttiva 2008/50/CE [2]) degli obiettivi di miglioramento dovevano essere raggiunti rispettivamente nel 2010 e nel 2005, ma così non è stato.

Considerando questa notizia, si deve anche tenere in conto che la concentrazione degli inquinanti nell’aria non è solo conseguenza delle emissioni connesse alla attività umane, ma dipende molto anche dai determinanti [3] atmosferici, ovvero dalle condizioni meteorologiche e, nello specifico caso qui trattato, climatiche.

Infatti, per l’Italia la pianura padana, che risulta essere una delle aree europee più affette dal problema dell’aria inquinata, ha delle caratteristiche geo-morfologiche e climatiche che favoriscono la stagnazione dell’atmosfera, quindi l’accumulo degli inquinanti in prossimità della superficie.

Perciò è evidente che paesi come il nostro sono svantaggiati nel mettere in pratica azioni di risanamento, rispetto ad altri per i quali la meteorologia, invece, è di grande aiuto. Ad ogni modo, questa situazione svantaggiosa non deve considerarsi una giustificazione per limitare l’impegno a risanare l’aria che respiriamo.


Riferimenti bibliografici e sitografici

[1] Comunicazione della Commissione Europea del 17 maggio 2018

[2] Direttiva Europea 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa

[3] I determinati ambientali nel DPSIR

 



Questa notizia viene pubblicata nell'ambito delle iniziative: "SNSvS - Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile"


"MAGGIO 2018 / SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOAL 15 Protect, restore and promote sustainable use of terrestrial ecosystems, sustainably manage forests, combat desertification, and halt and reverse land degradation and halt biodiversity loss"

 

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ultimo aggiornamento: giovedì 28 giugno 2018