Le Nazioni Unite hanno indetto per il prossimo 16 settembre la giornata internazionale per la preservazione dello strato di Ozono. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di mantenere alta l’attenzione sull’assottigliamento dello strato di Ozono presente nella stratosfera.

La riduzione della presenza dell’Ozono nell’alta atmosfera ha delle conseguenze molto importanti sugli esseri viventi del nostro pianeta, infatti la radiazione ultravioletta, che è estremamente nociva per le cellule, viene quasi completamente assorbita dalle molecole di Ozono.

A partire dagli anni settanta del secolo scorso, ci si è accorti che, anche a causa dell’inquinamento prodotto dalle attività umane, la concentrazione dell’Ozono presente in stratosfera si stava progressivamente riducendo, soprattutto alle alte latitudini, ovvero nelle zone polari.

La consapevolezza delle conseguenze negative di un tale trend ha indotto i governi, dei paesi principalmente responsabili dell’inquinamento atmosferico, ad accordarsi per adottare delle misure utili ad invertire la tendenza e tali azioni sembrano sortire il loro effetto.

A partire dall’anno 2003 il continuo monitoraggio dello strato di Ozono stratosferico mostra un rallentamento nella riduzione delle concentrazioni, cioè il buco dell’ozono non sta crescendo agli stessi ritmi del passato. Secondo stime previsionali, gli scienziati hanno stabilito che mantenendo un comportamento virtuoso l’Ozono stratosferico, verso la metà del XXI secolo, potrebbe ritornare ai valori rilevati negli anni 1980.

Riferimenti bibliografici e sitografici

1) Giornata internazionale sull’Ozono stratosferico

2) Misure dello strato di Ozono stratosferico

3) Descrizione dello strato di Ozono stratosferico e del buco dell'Ozono

Questa notizia viene pubblicata nell'ambito delle iniziative: "United Nations Conference on Climate Change COP21"

"SETTEMBRE 2016 - COP21 - CLIMATE FINANCE AND CARBON MARKETS"

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