Che l’inquinamento atmosferico sia nocivo è assodato e conseguentemente sono stati individuati dei limiti di legge per i principali inquinati presenti nell’aria.

In base a queste soglie l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che gran parte della popolazione mondiale respira aria inquinata [1]. In particolare l’80% delle persone che vivono nei centri urbani si trova in questa situazione e sono soprattutto gli abitanti dei paesi a basso sviluppo ad essere esposti [2].

La consapevolezza dell’inquinamento atmosferico si basa necessariamente su valutazioni quantitative che possono derivare da misure o da simulazioni numeriche. Il numero di città che, secondo l’OMS, stanno monitorando lo stato dell’aria sta aumentando progressivamente anno dopo anno.

Ad ogni modo tra il constatare che l’aria è inquinata ed intraprendere azioni per migliorarne la qualità la strada da percorrere è lunga, piena di ostacoli e per percorrerla è opportuno prefissarsi degli obiettivi realistici. Con questo intento, nel corso dell’assemblea ONU sulla salute (23–28 May 2016 Geneva, Switzerland) [3], gli stati membri discutono una road map [4] per aumentare la risposta globale agli effetti dell'inquinamento sulla salute.

Approfondimenti

1) Comunicazione sull’ultimo aggiornamento del WHO Global Urban Ambient Air Pollution Database

2) Aggiornamento 2016 del WHO Global Urban Ambient Air Pollution Database

3) Sessantanovesima Assemblea ONU sulla Salute

4) Documenti relativi alla Sessantanovesima Assemblea ONU sulla Salute in particolare il documento A69/18

Questa notizia viene pubblicata nell'ambito delle iniziative: "United Nations Conference on Climate Change COP21"

"MAGGIO 2016 - COP21 - SUSTAINABLE CITIES"

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