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Un'alga da conoscere

 

Cos’è Ostreopsis ovata

Gruppo di cellule di Ostreopsis ovataCellula di Ostreopsis ovata  • Ostreopsis ovata è un’alga marina unicellulare appartenente al gruppo dei  dinoflagellati (alghe unicellulari  dotate di flagelli). 
  • Dimensioni: lunghezza 47-55 µm; larghezza 27–35 µm (1 µm = millesimo di millimetro).
  • E' una specie epifita ossia, vive aderendo su alghe macroscopiche (macroalghe) e su fondali rocciosi.
  • Predilige acque calme, calde (circa 25°C) e bene illuminate.
  • E' originaria di mari tropicali.
  • Produce tossine.
  • In condizioni di alta pressione atmosferica e mare calmo questa specie è in grado di riprodursi molto  velocemente raggiungendo, nell’arco di pochi giorni, un elevato numero di individui e di dare origine, in tal modo, alla formazione di "fioriture" osservabili anche a livello macroscopico (densità cellulare dell’ordine di milioni di cellule/litro). Le "fioriture" sono l’evidenza della proliferazione abnorme di specie algali unicellulari microscopiche.

 

 

 

Come si presenta una fioritura di Ostreopsis ovata

Muco sul fondale cittoloso• Durante una fioritura l’elevata densità cellulare e l’essudazione di sostanza organica da parte di questa specie microalgale, creano una rete mucillaginosa che ingloba numerosi altri microorganismi.
La rete mucillaginosa rossiccia–brunastra si sviluppa avvolgendo come una ragnatela le macroalghe, ciottoli, rocce e qualsiasi superficie sommersa.
Numerose bollicine di gas si sviluppano all’interno di questa matrice a causa sia dell’intensa attività fotosintetica delle cellule microalgali, sia dell'attività metabolica della comunità batterica che si instaura all’interno del flocculi mucillaginosi.

 


 

Fiori d'acquaMuco galleggianteAspetto opalescente dell'acqua durante una fioritura• Il moto ondoso stacca facilmente dal substrato i frammenti di mucillagine che galleggiando si portano sul pelo dell’acqua e formano i così detti “fiori d’acqua”. 

La superficie dell'acqua può assumere un aspetto opalescente

 

 

Nella nostra Regione

COME … 

 
L’introduzione di Ostreopsis ovata nei nostri mari è avvenuta probabilmente per mezzo delle acque di zavorra delle navi provenienti dalle rotte tropicali.

Nave che scarica le acque di zavorra

Le acque di zavorra hanno la funzione di stabilizzare lo scafo navale durante la navigazione, per questo motivo vengono caricate generalmente sottocosta, nei pressi del porto di partenza e a fine viaggio vengono scaricate nel porto d'arrivo. Nelle acque di zavorra sono presenti sia sedimenti sia numerosi microrganismi planctonici, batteri, piccoli invertebrati, uova e larve, di dimensioni tali da non per poter essere filtrati. Se tali organismi trovano nel nuovo ambiente condizioni adatte alla loro sopravvivenza entrano a far parte del nuovo ecosistema, creando spesso gravi squilibri nel nuovo ambiente.

 

 

DOVE…


Fioriture di maggior entità sono state riscontrate a Canovella de’Zoppoli e a Barcola. Tra le rocce delle scogliere semisommerse in presenza di una comunità macroalgale ben sviluppata e a riparo dal moto ondoso Ostreopsis ovata trova un ambiente adatto alla sua proliferazione.

Località Canovella de' ZoppoliLocalità Barcola

 

 

 

 

 

 

 

 

Il tratto costiero regionale che si estende dalle foci del Timavo a Punta Sottile è da considerarsi a rischio di fioriture in quanto caratterizzato da costa di natura rocciosa con insenature, pennelli frangiflutti e barriere artificiali che proteggono la costa dal moto ondoso.

 Mappa del Golfo di Trieste

 

 

 

 

 

 

 

 

 





QUANDO… 

  
Ostreopsis ovata  è stata osservata nelle acque costiere del Friuli Venezia Giulia, per la prima volta, nel 2006, sebbene si riscontri nel Mediterraneo almeno dal 1972.

Castello di Duino

La prima segnalazione di una evidente fioritura di Ostreopsis ovata risale al 2009 nella spiaggia di Canovella de’Zoppoli (Comune di Duino-Aurisina).
A partire dal 2011 si rilevano fioriture, nella spiaggia di Canovella de Zoppoli e lungo il litorale di Barcola a ridosso delle scogliere semisommerse. Le fioriture compaiono nella seconda metà di agosto e a settembre dopo un lungo periodo di tempo stabile, con elevate temperature dell’aria ed elevato irraggiamento solare.

Vedi poster di approfondimento (in inglese)

 

 



ultimo aggiornamento: venerdì 17 aprile 2020