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Il monitoraggio di Ostreopsis ovata

 

Esito del Piano di sorveglianza 2020

Le attività di monitoraggio che Arpa FVG ha eseguito, lungo le coste regionali, nel corso della stagione balneare 2020, per il rilevamento e il controllo di fioriture microalgali potenzialmente tossiche in particolare a carico della specie Ostreopsis cfr. ovata, hanno dato esiti negativi fino ad agosto quando a fine mese sono state rinvenute le prime cellule della microalga nella spiaggia di Canovella de'Zoppoli.

I controlli a cadenza quindicinale eseguiti a settembre hanno evidenziato la crescita e lo sviluppo di fioriture a carico di questa specie a Canovella de'Zoppoli e a Barcola che hanno fatto scattare le fasi di preallerta e successivamente di allerta. E' stato eseguito un monitoraggio suppletivo anche nelle spiagge limitrofe alle aree interessate per definire l'intensità e l'estensione della fioritura. La specie era presente in tutte le zone indagate ma solo a Canovella de'Zoppoli a metà settembre è stata rinvenuta la concentrazione cellulare in acqua di 30.720 cell/l che, superando il limite legale di 10.000-30.000 cellule/litro e in presenza di periodo prolungato con scarso idrodinanamismo e temperature ottimali per lo sviluppo delle fioriture, ha fatto scattare la fase di allerta.
Nel monitoraggio successivo, del 21/09/2020 è stato registrato un importante decremento delle abbondanze soprattutto nella matrice macroalgale, e con l’evolversi delle condizioni meteo-marine per il termine della stagione estiva non sono stati necessari ulteriori controlli suppletivi.


Durante le fasi di preallerta e allerta Arpa FVG ha informato, come da protocollo, le autorità competenti dell’evento in atto e successivamente dell’evoluzione dello stesso, secondo i termini previsti dalla legge.


Per tutto il periodo delle fioriture non sono state rilevate problematiche di tipo sanitario in nessuna delle aree interessate dagli eventi.

 

Esito del Piano di sorveglianza 2019

Le attività di monitoraggio che Arpa FVG ha eseguito, lungo le coste regionali, nel corso della stagione balneare 2019, per il rilevamento e il controllo di fioriture microalgali potenzialmente tossiche in particolare a carico della specie Ostreopsis cfr. ovata, hanno dato esiti negativi per la maggior parte del periodo indagato.

Dai controlli a cadenza mensile e quindicinale eseguiti da giugno a settembre non sono mai state rilevate particolari criticità. E' stata rinvenuta la presenza di Ostreopsis cfr. ovata  nei campioni prelevati il 26 agosto  e il  16 e 23 settembre 2019 in tutte le stazioni indagate (Punta Sottile, Barcola, Canovella de'Zoppoli e Sistiana). La specie è stata riscontrata nei campioni di macroalghe, mentre in acqua era presente soprattutto nei campioni prelevati a settembre, e nella stazione di Canovella de'Zoppoli. Tuttavia, le concentrazioni della microalga riscontrate in acqua (che hanno raggiunto un picco massimo di 6.600 cell/litro), non hanno mai superato il limite legale di 10.000-30.000 cellule/litro che in presenza di periodo prolungato con scarso idrodinanamismo e temperature ottimali di fioritura fa scattare la fase di allerta.

L'evolversi delle condizioni meteorologiche in corrisopondenza della conclusione della stagione estiva non hanno reso necessari ulteriori monitoraggi.

 

Esito del Piano di sorveglianza 2018

Anche durante la stagione balneare 2018 sono state effettuate le rutinarie attività di monitoraggio delle aree maggiormente a rischio di fioriture a carico di Ostreopsis cfr. ovata. Le attività che ARPA FVG ha eseguito, per il rilevamento e il controllo di fioriture microalgali potenzialmente tossiche lungo le coste regionali, hanno dato esiti negativi per la maggior parte del periodo indagato.

Dai controlli a cadenza mensile eseguiti da maggio a settembre non sono mai state rilevate particolari criticità. E' stata rinvenuta la presenza di Ostreopsis cfr. ovata  nei campioni prelevati il 27 agosto  e il  17 settembre 2018 in tutte le stazioni indagate (Punta Sottile, Barcola, Canovella de Zoppoli e Sistiana). La specie è stata riscontrata nei campioni di macroalghe, mentre in acqua era presente soprattutto nell'ultimo campionamento di Settembre. Tuttavia, anche in questo caso, le concentrazioni della microalga in acqua, con un valore massimo di 7800 cell/litro non raggiungevano il limite legale di 10.000 cellule/litro, oltre il quale scatta la fase di allerta.

In via del tutto precauzionale, il 25 settembre a Canovella de Zoppoli è stato prelevato un campione suppletivo di acqua superficiale e l'esito dell'analisi è stato negativo.

 

Il concludersi della stagione estiva e l'evolversi delle condizioni meteorologiche, non hanno reso necessari ulteriori monitoraggi.

 

Esito del Piano di sorveglianza 2017

Le attività che Arpa FVG ha eseguito, nel corso della stagione balneare 2017, per il rilevamento e il controllo di fioriture microalgali potenzialmente tossiche lungo le coste regionali maggiormente a rischio, hanno dato esiti negativi per tutto il periodo indagato. 

Con particolare riguardo alla specie microalgle Ostreopsis ovata, sono stati effettuati controlli a cadenza mensile, da maggio a settembre. Non sono mai state rilevate criticità e solo nel corso dell'ultimo monitoraggio effettuato il 18 settembre 2017 è stata osservata la presenza di Ostreopsis cfr. ovata nei campioni prelevati nella spiaggia di Canovella de Zoppoli. Tuttavia, anche in questo caso, le concentrazioni della microalga erano piuttosto basse (25.000 cellule/grammo di macroalga, nella matrice macroalgale e 6.000 cellue/litro, nell'acqua superficiale) e non raggiungevano il limite legale di 10.000 cellule/litro, oltre il quale scatta la fase di allerta.  

Quindi, nel corso della stagione balneare 2017, non è mai stato superato il limite legale nell'acqua e dato il concludersi della stagione estiva e l'evolversi delle condizioni meteorologiche, non sono stati necessari monitoraggi suppletivi.

 

Esito del Piano di sorveglianza 2016

Nel corso della stagione balneare 2016, le attività destinate al rilevamento di fioriture microalgali potenzialmente tossiche hanno dato esiti negativi per la maggior parte del periodo. 

Solo a fine stagione, l'ultimo monitoraggio effettuato il 19 settembre 2016 ha permesso di evidenziare, nella spiaggia di Canovella de Zoppoli, la presenza di Ostreopsis cfr. ovata nella matrice macroalgale, ma con abbondanze contenute (di poco superiori a 200000 cellule per grammo di macroalga) e, in acqua, la sua abbondanza non raggiungeva il limite legale di 10000 cellule/litro. Anche a Barcola la microalga è stata riscontrata ma soltanto nella matrice macroalgale e sempre con concentrazioni molto basse.

Per tutto il periodo balneare, quindi, non è mai stato superato il limite legale nell'acqua e dato il concludersi della stagione estiva e l'evolversi delle condizioni meteorologiche non sono stati effettuati monitoraggi suppletivi.

 

Esito del Piano di sorveglianza 2015

Le attività di controllo eseguite nel corso della stagione balneare del 2015, volte al rilevamento di fioriture microalgali potenzialmente tossiche, hanno dato esiti negativi per la maggior parte del periodo della balneazione. 

A fine stagione (9 settembre), per le elevate concentazioni di Ostreopsis cfr. oata rilevate nella spiaggia di Canovella de'Zoppoli, e Barcola è scattata la fase di allerta secondo il Piano di sorveglianza

Non è mai stato raggiunto o superato il limite legale di 10000 cellule /litro.

Il 21 settembre è stato effettuato un monitoraggio suppletivo nelle spiagge di Canovella de'Zoppoli, Barcola - CEDAS e sul lungomare presso il Bivio di Miramare allo scopo di verificare l'estensione delle fioriture. Il decremento delle concentrazioni cellulari della microalga e l'evolversi delle condizioni meteorologiche hanno fatto rientrare la fase di allerta. 

Non sono stati effettuati ulteriori controlli.

 

Esito del Piano di sorveglianza 2014

Nel corso del 2014 i controlli effettuati nell'ambito del Piano di sorveglianza hanno dato esiti negativi per gran parte del periodo della balneazione.

Infatti solo a fine stagione (15 settembre)  è scattata la fase di allerta a causa delle elevate concentrazioni di Ostreopsis ovata riscontrate nella spiaggia di Canovella De'Zoppoli e a Barcola.

Tuttavia non è mai stato raggiunto e superato nell'acqua il limite legale di 10000 cellule/litro

Il 29 settembre è stato effettuato un controllo suppletivo sia a Canovella De'Zoppoli che a Barcola. Gli esiti di questo controllo hanno evidenziato una marcata diminuzione della concentrazione cellulare dell'alga indicando il decremento del fenomeno e facendo rientrare la fase di allerta.

Dato il concludersi della stagione balneare e l'evolversi delle condizioni meteorologiche non sono stati effettuati ulteriori monitoraggi. 

 

 

La rete di monitoraggio

Arpa FVG, nell'ambito del Piano di sorveglianza ha elaborato una rete di monitoraggio che attualmente comprende 4 punti di cartina monitoraggio O

 

campionamento situati lungo la costiera triestina, così ripartiti: 


  • Punta Sottile (comune di Muggia); 
  • Barcola (comune di Trieste); 
  • Canovella De'Zoppoli (comune di Duino-Aurisina);
  • Sistiana (comune di Duino-Aurisina).

Quest'ultima è stata fatta rientrare nel monitoraggio per la presenza di stabilimenti balneari assiduamente frequentati durante la stagione estiva, sebbene nel corso dei monitoraggi non siano mai state rilevate criticità. 

 

Il monitoraggio viene eseguito mensilmente, da maggio a settembre. Tuttavia, nel momento in cui si rilevano abbondanze elevate di specie potenzialmente tossiche o comunque fenomeni che preludono a situazioni di allerta, la frequenza dei monitoraggi viene intensificata.

 

 

Le stazioni di monitoraggio

La scelta delle stazioni è stata effettuata dopo un'attenta analisi delle aree marino costiere che risultano maggiormente a rischio di fioriture microalgali. Sono stati individuati in tal modo i siti dove nei precedenti anni di indagine è stata rilevata la presenza di Ostreopsis ovata e soprattutto dove in passato la densità di tale taxon ha superato il limite previsto dalle linee guida ministeriali di 10000 cell/l.  


Spiaggia Sistiana

Scogliere a Punta SottileCanovella De'Zoppoli spiaggiaLa mula di Trieste di Nino Spagnoli 

 


  


 
 
Le zone ad alto rischio di fioriture di microalghe bentoniche (che si sviluppano cioè aderendo ad un substrato), tra le quali Ostreopsis ovata, sono i tratti costieri alti e rocciosi con baie, porticcioli, protetti da scogliere artificiali e naturali. Le indagini eseguite da ARPA-FVG dal 2009 al 2011 in diverse aree del litorale regionale, hanno evidenziato la presenza di Ostreopsis ovata soltanto nei tratti di costa nei comuni di Duino-AurisinaTrieste e Muggia in particolare nelle località di Canovella De’Zoppoli, Filtri, Barcola e Punta Sottile. 
 

Per la geomorfologia che contraddistingue tutto il tratto di costa caratterizzato da falesia, dalle foci del fiume Timavo fino a Punta Sottile, è da considerarsi a rischio di fioriture di Ostreopsis ovata.

Invece il litorale compreso tra la foce del fiume Isonzo, Grado e Lignano, caratterizzato da coste basse e sabbiose, non ha mai presentato rischio sanitario da fioriture durante le stagioni balneari, come evidenziato dai monitoraggi che ARPA-FVG ha eseguito dal 2009 al 2011.



 

Le attività di monitoraggio

  Le attività del monitoraggio indicate dal Piano di sorveglianza prevedono:
 

     - un'attenta ispezione visiva subacquea del fondale marino nella fascia infralitorale del sito

       indagato (con la raccolta di materiale fotografico); 

     - il rilevamento dei dati meteo-marini e idrologici mediante sonda multiparametrica; 

     - la raccolta di campioni biologici e di campioni di acqua, che vengono analizzati

       successivamente in laboratorio;

     - raccolta di materiale fotografico e di ulteriori informazioni fornite dai bagnanti e dai

       frequentatori del luogo.


Fondale marino a Punta Sottile foto Celio MFondale marino a Barcola foto Celio MPeperoncino rosso (Trypterigide) foto Celio MSonda multiparametrica al fondoFondale marino a Canovella De'Zoppoli foto Celio M



 

   

Se, nel corso del monitoraggio, si riscontrano crescenti concentrazioni cellulari delle specie potenzialmente tossiche come Ostreopsis ovata, e si registrano incrementi delle temperature nella colonna d’acqua, i controlli vengono ripetuti a distanza di una settimana o con cadenza ancora più breve, a seconda del caso. Tali controlli sono mantenuti fino al riscontro di un sensibile calo dell'abbondanza cellulare.

Nel caso specifico di Ostreopsis ovata è stato definito il limite di 10000 cellule/litro, in acqua, (fase di emergenza). Nel 2014 l'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un aggiornamento delle linee guida ("Ostreopsis cf. ovata: linee guida per la gestione delle fioriture negli ambienti marino costieri in relazione a balneazione e altre attività ricreative." Rapporti ISTISAN 14/19) nel quale questo limite viene meglio definito e portato fino a 30000 cellule/litro in acqua.  Qualora si rilevi un superamento di tale valore, le autorità competenti attivano azioni di gestione fino, se necessario, all’interdizione temporanea alla balneazione dell’area in esame.

In questa fase vengono:

- individuate, caratterizzate e circoscritte le aree in stato di emergenza;

- coordinate le attività di monitoraggio e campionamento straordinario da parte di più squadre di pronto intervento precedentemente istruite e in grado di operare il rilevamento di tutti i dati necessari nell’area in stato di emergenza;

- attivate le autorità competenti sul rischio sanitario.

 

Nel 2010 la DirezioneCentraleSalute, Integrazione Sociosanitaria e Politiche sociali, ha istituito un documento di raccomandazioni regionali per la gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis ovata con l’invito di garantire la collaborazione e il coinvolgimento delle strutture di Pronto Soccorso e dei Dipartimenti di Prevenzione di propria competenza (protocollo n. 14479/APREV, riferimento allegato n. 1, Trieste, 5 agosto 2010).

 

In particolare dovrebbero essere protette persone affette da disturbi di tipo respiratorio (ad esempio gli asmatici) e coloro che, in seguito alla permanenza in aree di balneazione “a rischio”, abbiano avvertito sintomi di irritazione alle vie respiratorie, lacrimazione agli occhi o altri disturbi. Talvolta, infatti, sono sufficienti spostamenti di alcune decine di metri per eliminare o attenuare tali malesseri e in alcuni casi i disturbi si risolvono soggiornando in locali dotati di impianto di condizionamento.




ultimo aggiornamento: giovedì 21 gennaio 2021