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Proseguono gli accertamenti sull’amianto aerodisperso

31/10/2016

Il problema dell’esposizione della popolazione alle fibre di amianto è ben conosciuto in Friuli Venezia Giulia, tanto che Arpa ha avviato già da tempo un sistematico piano di monitoraggio, che prevede sia il rilevamento sperimentale delle coperture (tetti) contenenti amianto con tecniche di telerilevamento da aereo, sia la valutazione delle fibre aereodisperse in aria.

Il rilevamento delle coperture con amianto è stato avviato in aprile di quest’anno all’interno di un accordo di collaborazione con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera (CGCCP-DM FVG), che ha messo a disposizione un ATR42 dotato di un sofisticato apparato multispettrale per l’analisi nel campo del visibile e dell’infrarosso delle superfici contenenti amianto anche di pochi metri quadrati. Si tratta di un’attività ancora sperimentale, che consentirà d’ottenere un censimento e una mappatura d’insieme sulla presenza di coperture contenenti amianto. I sorvoli effettuati in aprile hanno interessato un’ampia porzione di territorio lungo la fascia costiera, comprese le aree industriali e portuali di Trieste e di Monfalcone. L’analisi dei segnali multispettrali rilevati nel corso dei sorvoli aerei verrà effettuata a breve e a tale proposito sono già stati presi accordi con l’Università di Trieste.

Per quanto riguarda la valutazione delle fibre aerodisperse in aria, l’Agenzia per l’ambiente rende noto d’aver effettuato nel periodo 1 giugno-12 luglio, su richiesta dei Comuni di Trieste e Sgonico e della Provincia di Trieste, 33 prelievi di campioni d’aria in 8 strutture in cui sono presenti notevoli quantità di cemento-amianto. Sui filtri, analizzati con microscopio a scansione (SEM), non sono state trovate fibre d’amianto (concentrazione pari a 0 fibre/litro, inferiore quindi alla soglia prevista di 2 fibre/litro), indice di una situazione del tutto rassicurante.

Inoltre, su richiesta dell’Autorità Portuale di Trieste, il 10 agosto è stato avviato un piano di controllo sull’amianto aerodisperso in strutture presenti all’interno dell’area portuale. Il piano di monitoraggio si concluderà a dicembre; finora sono stati prelevati campioni d’aria in 12 strutture portuali delle 17 previste.

Arpa prevede di estendere progressivamente l’area di indagine delle fibre aerodisperse, in primis nel Monfalconese dov’è presente una maggior pressione industriale. A tale proposito torneranno molto utili i risultati delle immagini multispettrali effettuate in primavera nel corso dei sorvoli aerei.