La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il Programma annuale 2016 e triennale 2016-2018 nonché i relativi bilanci economici di previsione di Arpa.

Nel programma approvato sono indicate le linee di attività dell’Agenzia per l’Ambiente. Oltre al mantenimento di un costante ed elevato standard nei settori di intervento ordinari (monitoraggi e controlli, supporto tecnico a pareri e valutazioni ambientali, educazione e formazione, attività previsionale…), Arpa è chiamata ad approfondire, con la creazione di task force dedicate, una serie di tematiche di particolare rilievo per la regione. Tali tematiche, identificate come “Focus”, sono:

• le attività di controllo della “Ferriera di Servola", con l’attuazione dell’accordo di programma ed un costante presidio degli impatti ambientali sull’area reindustrializzata;
• lo sviluppo del “Progetto amianto”, con l’estensione del monitoraggio avviato nel 2015, anche con tecniche di telerilevamento, e il potenziamento del laboratorio di riferimento regionale;
• il supporto a soggetti pubblici e privati tramite la Scuola per l’Ambiente e l’attività di sportello per le imprese;
• l’approfondimento delle conoscenze ambientali (qualità dell’aria, suoli, radioattività, ambiente/salute) nel comprensorio monfalconese;
• l’approfondimento delle pressioni ambientali transfrontaliere in collaborazione con l’Agenzia per l’ambientale slovena, ARSO.

Particolare attenzione verrà anche dedicata allo sviluppo delle collaborazioni con le Università regionali, nell’ottica dell’innovazione continua. Non meno rilevante, per le ricadute sociali ed economiche, sarà il contributo di ARPA sulle importanti opere infrastrutturali che interesseranno la regione nel breve periodo, quali la terza corsia della A4, la nuova piattaforma logistica del porto di Trieste, la navigabilità dei canali lagunari e dei porti.

Per quanto riguarda gli aspetti gestionali, nei programmi di Arpa viene dato particolare rilievo al consolidamento dell’assetto organizzativo attuato nel 2015 e alla logistica delle sedi territoriali, con la previsione di accorpamenti e razionalizzazioni finalizzate a migliorare l’efficienza operativa. Inoltre, l’Agenzia è chiamata a contribuire nella revisione della legge istitutiva per adeguarla ai nuovi standard operativi e alla prevista riorganizzazione del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale.