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Ferriera di Servola: interventi Arpa, qualità aria

06/08/2016

Con il rilascio della nuova AIA per la Ferriera di Servola sono stati intensificati i controlli da parte di ARPA. Infatti, nel 2016 sono già state concluse due visite ispettive ordinarie e sono state effettuate ulteriori due visite ispettive straordinarie. Sono invece in corso ulteriori due visite: la terza ispettiva ordinaria e quella per il riscihio incidenti rilevanti.

In tali visite ispettive Arpa ha potuto accertare lo stato di avanzamento degli importanti lavori eseguiti dalla proprietà. In particolare è stata accertata la realizzazione dell’impianto di aspirazione delle emissioni diffuse della cokeria e del sistema di abbattimento a carboni attivi, divenuti pienamente operativi dal 6 di aprile 2016. Particolare rilevanza hanno avuto i lavori condotti nell’altoforno sulla bocca di carico e sulla preparazione del sili-coke e, soprattutto, sul campo di colata della ghisa, significativa sorgente emissiva di polveri.

Per quanto riguarda le attività previste nell’accordo di programma, peraltro le prime ad essere state poste in opera e completate, oltre al sostanziale rifacimento delle porte e telai della cokeria, un aspetto molto importante è stato quello della logistica, con il rifacimento delle strade e delle pavimentazioni, nonché dell’impianto di irrorazione dei parchi minerali, sorgenti di polveri grossolane, quindi deposizioni, soprattutto in condizioni di forte vento.

Nel complesso Arpa ha potuto accertare un miglioramento costante nella qualità della gestione dell’impianto, che si inizia a rilevare anche nei risultati del monitoraggio della qualità dell’aria.

Nei primi sei mesi del 2016 (gennaio-giugno) le concentrazioni di polveri sottili (PM10) nell’area di Servola sono complessivamente diminuite rispetto al 2015 e attualmente i valori rilevati nel semestre sono inferiori al limite di legge. Analoga considerazione può essere fatta per il benzo[a]pirene (rilevato nella stazione RFI), complessivamente diminuito nei primi mesi dell’anno, attestandosi come media annuale al di sotto della soglia di 1 nanogrammo/m3 (fig. 1). Sempre per benzo[a]pirene è da rilevare che i dati del primo semestre confermano un trend in diminuzione che si era evidenziato anche negli anni precedenti (fig. 2).

In tale contesto sono molto significativi i dati della stazione di San Lorenzo in Selva (RFI), che, in forza della nuova AIA, assume grande rilevanza nella gestione dell’impianto siderurgico quale strumento di valutazione delle performance ambientali dello stabilimento di Siderurgica Triestina. A tale proposito, in seno alla Conferenza dei Servizi, sono stati individuati degli specifici “indicatori di performance”.

In altre parole la stazione di San Lorenzo in Selva è una specie di “sentinella”, che segnala una situazione di possibile criticità e impone, superati i limiti previsti, delle immediate azioni di limitazione della produzione. L’indicatore è di tipo dinamico e ha come riferimento temporale i 365 giorni precedenti; non è quindi un semplice “contatore” con cui sono sommati i giorni di superamento dall’inizio dell’anno.

Ai fini dell’AIA nella stazione di San Lorenzo in Selva ha rilevanza infatti il numero di superamenti della concentrazione di 70 microgrammi/m3 del PM10 nell’arco dei 365 giorni precedenti. Se in questo arco temporale il valore dell’indicatore viene superato più di 35 volte, l’Azienda deve automaticamente ridurre la produzione.

Così facendo l’indicatore diventa un efficace strumento di gestione ambientale dello stabilimento, in quanto tiene conto in modo dinamico dell’andamento delle polveri in un arco temporale molto ampio (i 356 giorni precedenti), considerando nel computo anche la presenza di fasi meteorologiche avverse.

L’indicatore, utilizzato in via sperimentale, indica dei segnali positivi (fig. 3) con una progressiva diminuzione del numero di giorni di superamento della soglia di 70 microgrammi/m3 (più accentuata a partire da metà aprile), segno della progressiva entrata in funzione dei sistemi di abbattimento.

Corre l'obbligo sottolineare come il calcolo di questo indicatore di prestazione dell'impianto avrà valore legale solo nel momento in cui la proprietà avrà ultimato gli adempimenti previsti dall'AIA per il contenimento delle emissioni. Ciononostante, proprio al fine di presidiare l'evoluzione del monitoraggio e ai fini della trasparenza dell’informazione, l'Agenzia ha già iniziato a calcolare questo indicatore e ha deciso di inserirlo nella tabella di dati giornalieri rappresentati sul web.

Pertanto, in questa prima fase transitoria, nella colonna “numero di superamenti annui” della tabella di dati è riportato il numero di giorni con PM10 superiore a 70 microgrammi/m3 cumulati da inizio anno. In una seconda fase - che avrà avvio ad ultimazione degli adempimenti previsti dall’AIA - nella colonna “numero di superamenti annui” verrà inserito il numero di giorni con PM10 superiori a 70 microgrammi/m3 cumulati nei 365 giorni precedenti. Le modalità di calcolo sono indicate con precisione nel corpo della tabella di dati.

Per meglio chiarire il concetto, Arpa segnala che alla data odierna il numero rappresentato sul proprio sito web è pari a 11. Ciò significa che da inizio anno in 11 giorni è stata superata la soglia di 70 microgrammi/m3.

> Fig. 1 – Benzo(a)pirene misurato nella stazione RFI, media progressiva dei valori giornalieri dal 1.1.2016
> Fig. 2 – Benzo(a)pirene media annuale misurata in diverse stazioni negli anni 2010-2015
> Fig. 3 – Indicatori di prescrizione misurato nella stazione RFI. PM10 – Distribuzione cumulata dei superamenti giornalieri