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Accertamenti di Arpa alla A2A-Monfalcone. Al via nuovi controlli e campionamenti

18/07/2016

Un team ispettivo dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) ha effettuato recentemente una visita alla centrale termoelettrica A2A di Monfalcone, allo scopo di verificare l’andamento della produzione ai fini della tutela dell’ambiente e pianificare i prossimi controlli a cui l’Azienda dovrà ottemperare sulla base delle prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale.

Tra gli argomenti affrontati anche quello dell’evento straordinario di fine maggio, che ha causato una temporanea fuoriuscita di fumo dagli impianti. Si è accertato che l’incidente è stato dovuto a delle piccole crepe che si producono sui condotti metallici per l’azione erosiva della cenere o in seguito ad uno stress termico. Tali fenomeni sono fisiologiche avarie di caldaia, generalmente intercettate con normali controlli periodici e risolte preventivamente; l’ evoluzione del danno così repentina, come quella registrata a fine maggio è invece molto rara. Quando accade la procedura d’intervento prevede il fermo immediato e la sostituzione della porzione di tubo danneggiata.

Per quanto riguarda i controlli previsti dall’AIA, l’Azienda ha informato che a settembre avrà luogo l’ultimo campionamento previsto dall’indagine ambientale del CNR sulle emissioni, finalizzata a discriminare il contributo della centrale sul totale delle polveri presenti in atmosfera. Inoltre nei prossimi mesi Arpa effettuerà anche il campionamento delle acque reflue relative allo scarico denominato SF5.

Nel corso dell’incontro l’Agenzia per l’ambiente ha informato A2A che effettuerà uno studio sull’impatto radiologico dell’impianto di Monfalcone, svolgendo, in particolare, misure di radioattività sul carbone, sulle ceneri leggere e pesanti, sui fanghi e sui fumi prelevati a camino. A breve Arpa presenterà un piano di campionamento preliminare, che verrà condiviso con A2A.

Tale indagine è dovuta da una recente Direttiva Euratom (Dir. 2013/59/EURATOM), che prevede d’effettuare delle campagne di misurazione dei radionuclidi presenti in natura anche nelle centrali elettriche a carbone. Su questo aspetto A2A ha già svolto due campagne di misurazioni della radioattività nel 2015 e nel 2016 i cui dati saranno messi a disposizione di Arpa.

Al termine dell’incontro A2A ha precisato che non utilizza più biomasse dal novembre del 2011, sebbene sia in possesso di adeguate autorizzazioni. Il traffico di automezzi pesanti in entrata e uscita dallo stabilimento non è quindi legato all’approvvigionamento di combustibile, ma al funzionamento dell’impianto. Il traffico di automezzi pesanti è pari a circa 20-30 camion al giorno, che trasportano principalmente in uscita le ceneri (20-25 camion/giorno) e in entrata l’ammoniaca ed altri reagenti per i gruppi DeNOx (5 camion).