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A2A-Monfalcone, in autunno un intenso programma di indagini

29/07/2016

Nel corso di un incontro con i comitati di quartiere di Monfalcone, che si è tenuto questo pomeriggio nella città dei cantieri, Arpa ha illustrato il nutrito programma del “Focus group” dedicato alla centrale termoelettrica A2A. Si tratta di una serie articolata e sistematica di interventi, che riprende e sviluppa ulteriormente le molte attività già in corso, in un progetto triennale 2016-2018 i cui punti cardini sono il potenziamento dei monitoraggi, il rafforzamento delle attività di controllo ambientale, le indagini epidemiologiche e i biomonitoraggi.

Nel corso dell’incontro è stato rilevato come il presidio di Arpa presso la centrale di A2A sia aumentato significativamente nell’ultimo anno; ne è un esempio il recente sopralluogo effettuato in seguito ad una anomala fuoriuscita di fumo.

Per quanto riguarda i monitoraggi ambientali "standard", Arpa ha presentato i dati di qualità dell’aria e gli andamenti delle emissioni al camino. Gli indici di qualità dell’aria sono rimasti su valori buoni e nell’ultimo anno non sono state rilevate anomalie direttamente riconducibili al funzionamento della centrale. In seguito all’attivazione dei sistemi di abbattimento DENOX, inoltre,  Arpa ha rilevato una significativa riduzione delle emissioni di ossidi di azoto, quantificabili in circa la metà di quanto rilevato negli anni precedenti.

Arpa ha inoltre pianificato una campagna di misura dei radionuclidi sul carbone e sulle ceneri presenti nei depositi, adottando i criteri previsti da una recente direttiva Euraton (2013/59/EURATOM), non ancora in vigore ma che dovrà essere recepita entro il 2018. Sono previsti 25 campionamenti, 25 misure di spettrometria gamma, 15 misure di irraggiamento e 5 misure radiochimiche in collaborazione con ISPRA.

Nei prossimi mesi proseguiranno anche le attività di supporto di Arpa, in particolare al CNR, nei monitoraggi previsti dall’AIA, finalizzati anche a discriminare il contributo della centrale sul totale delle polveri presenti in atmosfera.

Un approfondimento a parte merita l’attività di biomonitoraggio umano, che è ormai pianificata e di prossimo avvio. Il piano di attività, che accoglie anche specifiche richieste avanzate dai Comitati cittadini, prevede d’effettuare su un campione di 50 soggetti volontari (25 maschi e 25 femmine) le analisi delle urine per rilevare i livelli di metalli e di alcuni marcatori. L’arruolamento dei volontari, il prelievo dei campioni e le analisi sono programmate per il terzo trimestre di quest’anno, mentre l’elaborazione dei dati verrà effettuata nel trimestre successivo. Oltre alle analisi biologiche, verranno realizzate con le medesime tempistiche, anche nuove misure di esposizione ambientale per i metalli, gli idrocarburi policiclici aromatici e i composti organici volatili in due postazioni (via Boito e all’interno del quartiere di Panzano). Entro fine anno ci sarà quindi un primo screening su un campione di popolazione residente in un raggio di 1.300 m attorno alla centrale termoelettrica.

Infine - e anche questa è una richiesta più volte avanzata dai comitati monfalconesi - Arpa e Università di Trieste avvieranno nel periodo autunno-invernale un’indagine sui licheni adottando una metodologia di “citizen science”, che prevede il coinvolgimento delle scuole locali o di associazioni presenti nel territorio.

Maggiori approfondimenti:
> comunicato Regione FVG
> presentazione (pdf) 
> video FVG.TV