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Arpa FVG laboratorio di riferimento per la Watch List

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Dal 2016 il laboratorio ARPA del Friuli Venezia Giulia insieme a quello della Lombardia è stato individuato dal Ministero dell’Ambiente e da ISPRA come riferimento a livello nazionale per effettuare le analisi sui “nuovi inquinanti emergenti” previsti dalla Decisione della Commissione (UE) 2015/495, aggiornata prima dalla Decisione 2018/840 e poi dalla Decisione 2020/1161.

La ricerca degli inquinanti previsti dalle recenti normative risulta particolarmente difficoltosa, poiché i laboratori devono essere dotati di strumentazioni molto sofisticate, in grado di rilevare le sostanze in concentrazioni molto basse. Arpa FVG e Arpa Lombardia sono tra i pochi Enti pubblici ad essersi già dotati di queste attrezzature e dei metodi che permettono di raggiungere le prestazioni richieste.

Nella logica della sussidiarietà tra le strutture, introdotta in Italia dalla Legge 132/2016 istituente il SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) che ha organizzato i propri laboratori in una rete nazionale, questi si rendono disponibili ad aiutare le strutture in difficoltà ad adottare i metodi analitici conformi o supportarli nelle analisi. Infatti nel 2019 il Laboratorio di Arpa FVG ha analizzato campioni dall’arcipelago maltese confermando di essere una struttura all’avanguardia nell’ambito europeo.

 

La lista degli inquinanti emergenti

Gli inquinanti emergenti sono sostanze di uso comune che la comunità scientifica ritiene potenzialmente pericolose per gli ecosistemi acquatici o per la catena alimentare e delle quali vuole conoscere ed approfondire la distribuzione e diffusione nell’ambiente. A seguito di una valutazione complessa dei dati analitici raccolti a scala nazionale ed europea saranno quindi selezionati i composti realmente critici per il nostro territorio, inseriti nella lista ufficiale delle sostanze prioritarie con un definito limite di legge.

La normativa comunitaria ha stilato nel 2015 una prima lista di sostanze da controllare, denominata Watch List, soggetta e revisione ogni 2 anni.

Nel dettaglio il primo elenco del 2015 comprendeva alcuni pesticidi di nuova generazione, come gli erbicidi Oxadiazon e Tri-allate e gli insetticidi Imidacloprid, Thiacloprid, Clothianidin, Thiamethoxam, Acetamiprid, Methiocarb.

La Decisione della Commissione (UE) 2015/495 interessava anche farmaci comunemente usati come antibiotici (Eritromicina, Claritromicina, Azitromicina) o antiinfiammatori (Diclofenac), oltre ad ormoni come Estrone, 17-alfa-Etinilestradiolo, 17-beta-Estradiolo. Contemplava anche additivi di uso cosmetico (4-metossicinnamato di 2-etilesile), antiossidanti per uso alimentare e prodotti per la cura della persona (ANTIOSSIDANTE E 321 (2,6-di-terz-butil-4-metilfenolo) (BHT)).

Nel 2018, con la prima revisione, la decisione europea ha aggiunto alla precedente ricerca gli antibiotici Amoxicillina e Ciprofloxacina e l’insetticida di uso veterinario Metaflumizone, eliminando invece dalla lista l’antinfiammatorio  Diclofenac.

Ma è nel 2020 con la Decisione 2020/1161 che si rinnovano fortemente i parametri ricercati.

 

Cosa prevede la Decisione della Commissione europea 2020/1161 e come si rinnova la Watch list?

La Commissione è tenuta ad aggiornare l’elenco di controllo ogni due anni, eliminando dallo stesso tutte le sostanze per le quali ci sono dati sufficienti si può concludere la valutazione dei rischi di cui all’articolo 16, paragrafo 2, della direttiva 2000/60/CE. In ogni caso la durata del periodo continuo di monitoraggio dell’elenco di controllo per ogni singola sostanza non supera i quattro anni.

Quest’anno la Commissione ha concluso che sono stati ottenuti dati sufficienti per le sostanze ad oggi monitorate nell’elenco di controllo, ad eccezione dei parametri metaflumizone, amoxicillina e ciprofloxacina, suggerendo che per tali sostanze dovranno essere raccolti ulteriori dati e pertanto debbano rimanere nella lista.

La Decisione di Esecuzione (UE) 2020/1161 aggiunge anche numerose sostanze che comprendono farmaci e pesticidi di diversa funzione, ma che possono avere effetti sinergici.

L’inclusione nella lista di prodotti farmaceutici è funzionale alla volontà dell’Unione Europea di controllare l’impatto ambientale dei farmaci, e nel caso degli antibiotici è coerente anche con il piano d’azione europeo One Health contro la resistenza antibiotica.

Il Laboratorio di Arpa FVG sta terminando la messa a punto dei metodi per la determinazione delle sostanze della nuova Watch List, che richiedono elevate prestazioni analitiche, e si conferma essere una realtà all’avanguardia nel panorama del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).

 

Elenco delle sostanze aggiunte dalla Decisione di Esecuzione (UE) 2020/1161

Tipologia

Sostanza

Farmaci Antibiotici

Sulfametossazolo

Farmaci Antibiotici

Trimetoprim

Farmaci Antidepressivi

Venlafaxina e O-desmetilvenlafaxina

Farmaci azolici

Clotrimazolo

Farmaci azolici

Fluconazolo

Farmaci azolici

Miconazolo

Pesticidi azolici

Imazalil

Pesticidi azolici

Ipconazolo

Pesticidi azolici

Metconazolo

Pesticidi azolici

Penconazolo

Pesticidi azolici

Procloraz

Pesticidi azolici

Tebuconazolo

Pesticidi azolici

Tetraconazolo

Pesticidi fungicidi

Dimossistrobina

Pesticidi fungicidi

Famoxadone

 

Gli esiti del monitoraggio

Gli esiti del monitoraggio effettuato dal laboratorio ARPA FVG dal 2016 ad oggi sembrano suggerire che le acque superficiali interne subiscano maggiormente l’impatto di queste sostanze rispetto alle acque di mare. Ma i punti monitorati da ARPA FVG sono solo una parte delle 25 stazioni individuate sul territorio nazionale e quindi non necessariamente sono rappresentativi della situazione nel suo complesso

Verosimilmente queste sono sostanze che difficilmente vengono trattenute dai depuratori o degradate e che i corsi d’acqua ricevono quindi tramite le acque di scarico.

Data la rilevanza di queste sostanze ARPA FVG ha cautelativamente implementato il suo pannello analitico introducendo diversi erbicidi ed insetticidi della “Watch List” nel monitoraggio delle acque per la classificazione ambientale. In questo modo, a livello regionale, i risultati saranno diffusi a livello spaziale e temporale e pertanto maggiormente rappresentativi a questa scala.

 

Accreditamento e specifiche tecniche

Il dettaglio di tutte le prove con i relativi limiti di quantificazione sono riportati alla voce prestazioni.

A breve saranno disponibili anche tutti i parametri previsti dalla più recente decisione per il 2021.



ultimo aggiornamento: martedì 17 novembre 2020