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Controlli Aria

 

Sostanze volatili in aria ambiente e indoor

scaricoaudigrIl Laboratorio Arpa FVG analizza sostanze volatili aerodisperse di rilevanza ambientale mediante la tecnica del campionamento passivo (cioè mediante appositi dispositivi (Radiello®) che non necessitano di un sistema di campionamento attivo come una pompa elettrica).

Questa tecnica permette di valutare quantitativamente l’esposizione a lungo termine a determinati inquinanti.


Dopo l’esposizione il campionatore viene trasportato in laboratorio, dove le sostanze aerodisperse, ora chimicamente adsorbite sul Radiello®, vengono eluite termicamente o con appositi solventi, ed analizzate con la strumentazione analitica in dotazione, con eccellenti performance in termini di sensibilità e di velocità di analisi.  Con queste tecniche il laboratorio è in grado di rilevare la presenza, sia in aria ambiente che indoor, di solventi  ed altre sostanze chimiche nocive come le aldeidi (presenti soprattutto in ambiente indoor perché rilasciate dal mobilio o da attività domestiche) o gli idrocarburi aromatici derivanti dalle emissioni evaporative delle benzine (i cosiddetti “BTEX”, tra i quali il benzene, classificato come leucemico).


Con questa tecnica è stato possibile, ad esempio, valutare l’impatto di impianti industriali, quantificare la presenza di formaldeide (classificata cancerogena) in edifici scolastici e altri edifici pubblici, di percloroetilene nelle lavanderie a secco, o di condurre indagini di screening a supporto dell’Azienda Sanitaria a seguito di segnalazioni di maleodoranze in edifici pubblici o abitazioni di privati cittadini.

 

Il monitoraggio degli incendi

pignarulDa più di dieci anni il Laboratorio Arpa FVG fornisce supporto analitico al Nucleo Regionale N.B.C.R dei Vigli del Fuoco (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico) nel monitoraggio delle sostanze aerodisperse  in caso di incendi, esplosioni e simili.

I materiali campionati in situ dai VV. FF. con appositi campionatori SPME (Solid Phase Micro Extraction) vengono consegnati e analizzati in tempo reale mediante la strumentazione analitica ad alta tecnologia del Laboratorio (gascromatografia  accoppiata alla spettrometria di massa), al fine di supportare le attività di indagine dei VV.FF.  I campioni vengono sottoposti a screening qualitativo per rilevare la presenza nei fumi di particolari sostanze, tossiche o meno, legate ai materiali incendiati, o per evidenziare la presenza di eventuali inneschi nel caso di incendi di supposta origine dolosa.  

Negli ultimi anni  la medesima  attività è stata estesa anche a supporto delle indagini svolte da ARPA FVG stessa in regime di reperibilità in caso di incidenti ambientali di varia natura.

 

Controlli di emissioni a camino

controllicaminopxheregratLe sostanze rilasciate dalle attività industriali in atmosfera sono moltissime, ma in termini quantitativi possono essere suddivise in due categorie: macroinquinanti e microinquinanti.

I principali macroinquinanti determinati sono: gli ossidi di azoto, il materiale particolato, gli ossidi di zolfo, i composti organici volatili, l’ammoniaca, cloruri e fluoruri gassosi, acido solfidrico.

Nella categoria dei microinquinati sono ricompresi PCB, diossine e furani, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e metalli.

I controlli delle emissioni convogliate si effettuano ai sensi della Parte Quinta del D.Lgs. 152/06. Per quanto riguarda metodi e criteri per il controllo analitico delle emissioni in atmosfera, il comma 17 dell’art 271 riporta: “L'Allegato VI alla Parte Quinta del presente decreto stabilisce i criteri per i controlli da parte dell’autorità e per il monitoraggio delle emissioni da parte del gestore. In sede di rilascio, rinnovo e riesame delle autorizzazioni previste dal presente titolo l'autorità competente individua i metodi di campionamento e di analisi delle emissioni da utilizzare nel monitoraggio di competenza del gestore sulla base delle pertinenti norme tecniche CEN o, ove queste non siano disponibili, sulla base delle pertinenti norme tecniche nazionali, oppure, ove anche queste ultime non siano disponibili, sulla base delle pertinenti norme tecniche ISO o di altre norme internazionali o delle norme nazionali previgenti.

I metodi CEN sono disponibili per tutti i principali parametri emissivi e richiedono, per la loro applicazione, specifiche condizioni per le caratteristiche del punto di prelievo e per le postazioni di lavoro al fine di minimizzare l’incertezza delle misure. La norma che definisce i requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione inerenti le emissioni in atmosfera è la UNI EN 15259 “Qualità dell’aria - Misurazione di emissioni da sorgente fissa. Questa norma si prefigge l’obiettivo di assicurare risultati affidabili e comparabili quando viene utilizzata in associazione con metodi di riferimento ovvero le norme tecniche CEN.

 

Per approfondimenti sulla tematica si rimanda alla pagina Linee guida e procedure.

 

Parametri analizzati

I parametri generalmente analizzati nei controlli di aria con i relativi metodi e tecniche, insieme alle determinazioni effettuate nel controllo delle emissioni da sorgente fissa, sono riportati alla voce prestazioni.



ultimo aggiornamento: venerdì 09 ottobre 2020