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Se non in casi molto particolari è sconsigliabile vivamente intervenire sulla composizione delle acque di acquedotto, in quanto sono in possesso dei requisiti di potabilità verificati da numerose analisi di laboratorio e per questo non necessitano di ulteriori trattamenti, che potrebbero invece peggiorarne le caratteristiche.
(Vedi anche effetti della durezza).
Nel caso in cui si voglia intervenire su acque che presentano un eccessivo odore di cloro è spesso sufficiente lasciare l'acqua del rubinetto a riposare in una caraffa o in un contenitore aperto, poiché il cloro ed i derivati organici volatili (VOCS - trialometani) tendono ad evaporare velocemente.
L’acqua di rubinetto può costare dalle 100 alle 1000 volte in meno rispetto all’acqua minerale una volta imbottigliata, distribuita e pubblicizzata. In Italia il consumo di acqua minerale è elevato, nonostante l’alta qualità dell’acqua distribuita direttamente nelle nostre case, che proviene da falde sotterranee ed è soggetta a frequenti e severi controlli. Bisogna tener conto anche dell'inquinamento legato al trasporto, ai rifiuti generati, allo spreco di risorse ambientali ed energetiche.
Il gestore risponde della qualità erogata sino al contatore. Talvolta capita di aprire il rubinetto e vedere l'acqua giallognola. La causa può essere legata a temporanei lavori sulla linea della rete acquedottistica. Il problema normalmente si risolve lasciando scorrere l'acqua del rubinetto finché ritorna limpida. Se però ciò non accade il motivo potrebbe essere dovuto alle tubazioni dell'immobile.