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Progetto NOCE DI MARE: Arpa FVG e OGS assieme per monitorare la proliferazione degli ctenofori

02/08/2019
Mnemiopsis leidyi o noce di mare
Mnemiopsis leidyi (Noce di mare)

Il progetto "NOCE DI MARE", finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha come protagonisti l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS e Arpa FVG che hanno avviato un programma di osservazioni e di ricerca in Laguna di Marano e Grado, per approfondire le dinamiche della massiva proliferazione dello ctenoforo Mnemiopsis leidyi o noce di mare e di valutarne l’impatto sull’ecosistema e sul settore della pesca.

Mnemiopsis leidyioriginaria delle coste atlantiche dell’America e arrivata nel Mediterraneo probabilmente attraverso le acque di zavorra delle navi, a prima vista sembra simile a una medusa, ma in realtà non ne è nemmeno lontana parente, è uno ctenoforo.
Sebbene non sia urticante per l’uomo, la noce di mare può rappresentare un notevole problema per l’ecosistema marino: questa specie è infatti un vorace predatore che si ciba di uova e larve di pesce ma anche di zooplancton, del quale si nutrono i pesci stessi.

A causa dei suoi effetti negativi, Mnemiopsis leidyi è stata inserita nella lista delle 100 specie invasive più dannose al mondo.

Dall’estate 2016 la noce di mare forma enormi sciami (bloom) anche in Nord Adriatico, creando seri problemi al settore della pesca nella Laguna di Marano e Grado.

monitoraggi vengono effettuati dalla barca per mezzo di osservazioni dirette e per mezzo di campionamenti con la rete da plancton. Dal mese di marzo a quello di giugno 2019 gli ctenofori non sono stati ritrovati, ma dalla fine di giugno sono arrivate le prime segnalazioni dai pescatori della laguna.

Durante il mese di luglio infatti la presenza dello ctenoforo nei campioni di plancton si è fatta via via più abbondante in quasi tutte le stazioni monitorate in laguna.

In occasione dell’ultimo campionamento del 23 luglio 2019, gli operatori di OGS e Arpa FVG hanno avuto modo di accostarsi all’imbarcazione di un pescatore per verificare la massiva presenza degli ctenofori intrappolati nei loro attrezzi da pesca. La quantità in peso degli ctenofori trovati è stata pari a 5-7 volte la quantità di pesci e l’attività di pesca è stata sospesa in gran parte della laguna.

Nel prossimo campionamento previsto l’8 agosto, sarà possibile osservare l’evoluzione di questo fenomeno e fornire un ulteriore aggiornamento.

Nel frattempo, grazie ad una speciale App, ogni cittadino potrà segnalare la presenza di questi o altri organismi marini e contribuire così alla rete di osservazione per incrementare i dati sugli avvistamenti. Per maggiori informazioni si veda la pagina dedicata del sito web dell'OGS