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Il monitoraggio delle acque destinate alla balneazione, previsto per il giorno 14 giugno, ha evidenziato alcune criticità nella zona di Trieste, dovute alla presenza dell’ indicatore di contaminazione fecale con valori superiori ai limiti (DM 30.03.2010). I tecnici del laboratorio di Trieste, già dopo 24 ore dal prelievo (l’analisi completa prevede un periodo di 48 ore), avevano rilevato tale superamento.
La nuova organizzazione dell’Agenzia, che prevede presso la sede di Trieste la presenza del Laboratorio di acque marine e della Struttura Qualità delle acque marine e di transizione, ha permesso una azione immediata di verifica della temporaneità della presenza dell’inquinante. Infatti, la ripetizione del campione eseguita a sole 24 ore dal campionamento ha confermato che il sito designato alla balneazione è stato casualmente inquinato a seguito della forte piovosità avvenuta il giorno 13 giugno. L’inquinamento è stato, perciò, classificato di breve durata.
Di seguito sono indicate le aree con valori superiori ai limiti:
Su tali aree, a conferma della temporaneità della presenza dell’inquinante, è stato eseguito il giorno 22 giugno un ulteriore campionamento. I risultati negativi di questa ripetizione permettono di scartare i valori del campionamento previsto dal calendario governativo del giorno 14 giugno. In questo modo, la serie quadriennale di dati necessari per il calcolo della classe di qualità delle aree sopra indicate non subiranno la negatività dell’evento meteo che ha provocato l’inquinamento.