Questo sito è in fase di dismissione. Consultare il nuovo sito www.arpa.fvg.it

sei in:  home page » acqua » news Stampa

Arpa FVG al Convegno sulle diatomee dell’Europa Centrale a Praga

31/05/2017

Arpa FVG a marzo 2017 è intervenuta all’ 11th Central European Diatom Meeting a Praga per presentare un lavoro relativo alla costruzione di una banca dati delle diatomee bentoniche del Distretto delle Alpi Orientali come strumento per analizzare la biodiversità dell’ecosistema acquatico dal titolo “A benthic diatom database of the Oriental Alps District to analyze the biodiversity of aquatic ecosystems”.

Questo lavoro è stato un bell’esempio di collaborazione tra le agenzie appartenenti al Distretto delle Alpi Orientali (Appa Bolzano, Arpa Lombardia, Arpa Veneto, Arpa FVG, Appa Trento) e i tecnici che si occupano del monitoraggio dei corsi d’acqua per la valutazione dello stato di qualità ambientale dei corpi idrici superficiali attraverso l’utilizzo delle diatomee bentoniche.

In questo lavoro i dati (circa 80.000 records) delle diatomee bentoniche del Distretto delle Alpi Orientali delle campagne di monitoraggio svolte dalle agenzie dal 2010 al 2014, sono stati organizzati in un database relazionale che contiene le abbondanze rilevate nelle diverse stazioni (1.104) per i diversi taxa diatomici, la lista tassonomica delle specie (1.104 taxa) e i relativi sinonimi.

I bacini idrografici appartenenti alle Alpi Orientali coprono una superficie di circa 40.000 km2 e ricadono sia sul territorio nazionale (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Trentino Alto-Adige), sia parzialmente in  Slovenia, Svizzera e Austria.

Il ruolo di questo database è quello di dare uniformità alla gestione del dato a scala distrettuale e di migliorare la sua qualità (quality assurance) nella identificazione dei taxa tra gli operatori delle agenzie e nella valutazione dello stato di qualità delle acque.

Questa banca dati inoltre vuole essere una base per l’elaborazione di ulteriori lavori sulle diatomee bentoniche (es. elaborazione di mappe tematiche di distribuzione delle specie) e, in seguito ad una sua ulteriore implementazione, potrà essere di supporto per valutazioni sulla biodiversità dei sistemi acquatici, sulla valutazione degli impatti e infine sull’ecologia di alcuni taxa.