Inquadramento normativo
Il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, al capo II della parte terza disciplina le acque a specifica destinazione e, in particolare agli Artt. 80-82 norma le acque utilizzate per l’estrazione di acqua potabile.
In particolare, l’Art. 80 recita che “Le acque dolci superficiali, per essere utilizzate o destinate alla produzione di acqua potabile, sono classificate dalle regioni nelle categorie A1, A2 e A3, secondo le caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche di cui alla Tabella 1/A dell'Allegato 2 alla parte terza del presente decreto”.
La Tabella 1/A elenca quarantasei parametri suddivisi in quaranta parametri chimici e chimico-fisici, quattro parametri batteriologici e due organolettici; le caratteristiche di qualità vengono stabilite confrontando i risultati analitici con i valori elencati nelle colonne A1, A2 e A3, suddivise a loro volta in due colonne, una relativa ai valori guida e una ai valori imperativi. I primi devono essere intesi come valori ottimali, mentre i secondi sono i limiti massimi ammissibili per una data categoria d’acqua.
Non tutti i parametri presentano valori guida e/o valori imperativi. In particolare i parametri batteriologici hanno soltanto valori guida, mentre la maggior parte dei parametri chimici tossici riconducibili ad inquinanti di origine antropica hanno soltanto valori imperativi.
I risultati delle analisi effettuate sui corpi idrici da classificare o su quelli già classificati vengono utilizzati per determinare la categoria di appartenenza del corpo idrico: A1 (migliore), A2 (intermedia) e A3 (scadente).
L’attribuzione della classe di appartenenza dei singoli corpi idrici è di competenza regionale, e, a seconda delle categorie di attribuzione, le acque dolci di origine superficiale destinate ad uso potabile devono essere sottoposte ai seguenti trattamenti:
• Categoria A1: trattamento fisico semplice e disinfezione
• Categoria A2: trattamento fisico e chimico normale e disinfezione
• Categoria A3: trattamento fisico e chimico spinto, affinazione e disinfezione:
Riferimenti normativi regionali
Nel 2006, con D.G.R. 12 ottobre 2006, n. 2393 la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha provveduto ad un aggiornamento della classificazione delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile. In base a tale Deliberazione le acque risultavano così classificate:
Provincia di Pordenone |
Corpo idrico |
Fiume |
Località |
Comune |
Categoria |
1 |
torrente Ciafurle |
Crepi |
Claut |
A1 |
2 |
torrente Cimoliana |
Vizze |
Cimolais |
A1 |
3 |
torrente Comugna |
S. Francesco |
Vito d'Asio |
A1 |
4 |
torrente Cunaz |
Dardago |
Budoia |
A1 |
5 |
canaletta Cellina-Meduna |
Fous |
Maniago |
A2 |
6 |
canaletta Cellina-Meduna |
S.Leonardo |
Montereale Valcellina |
A2 |
7 |
canaletta Grizzo-Enel |
Grizzo |
Montereale Valcellina |
abbandonato |
8 |
canaletta Enel-Giais |
Giais |
Aviano |
A2 |
9 |
canaletta Enel |
ex mulino |
Sequals |
A2 |
10 |
torrente Colvera |
Jouf |
Frisanco |
A2 |
11 |
torrente Caltea |
Val Caltea |
Barcis |
A2 |
12 |
rio Val d'Arcola |
Arcola |
Barcis |
A1 |
Provincia di Udine |
Corpo idrico |
Fiume |
Comune |
Categoria |
1 |
rio Armentis |
Forni Avoltri |
A1 |
2 |
rio Margò |
Ravascletto |
A2 |
3 |
rio Lussari |
Tarvisio |
A1 |
4 |
rio Smea |
Taipana |
A1 |
Provincia di Gorizia |
Corpo idrico |
Fiume |
Comune |
Categoria |
1 |
rio Sablici |
Doberdò del Lago |
A2 |
Tale aggiornamento risulta essere l’ultimo effettuato.
ultimo aggiornamento: giovedì 13 maggio 2021