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23 GENNAIO 2019

Nel 2018 meno polveri sottili nell’aria

Figura 1 - Numero di superamenti della soglia giornaliera prevista per le polveri sottili (50 microgrammi al metro cubo come media giornaliera) nel corso del 2018. La soglia di legge è individuata in 35 superamenti giornalieri in un anno solare.

Meglio del 2017 per le polveri sottili, criticità con l’ozono e tendenza all’aumento per i pollini: è questa in estrema sintesi la qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia nell’anno appena concluso.

Nel 2018 Arpa ha, infatti, rilevato una generale diminuzione nella presenza delle polveri sottili in Friuli Venezia Giulia, particolarmente evidente nel numero dei superamenti giornalieri, che è rimasto quasi ovunque significativamente inferiore alla soglia prevista dalla vigente normativa (35 superamenti del valore medio giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo) (v. figura). Un contributo fondamentale per il raggiungimento di questo risultato è stato dato dalla meteorologia. Nell’anno appena concluso, infatti, i mesi solitamente favorevoli al ristagno atmosferico (gennaio, febbraio e dicembre) sono risultati frequentemente perturbati, spesso con ventilazione proveniente da nord e nordest, che ha favorito la rimozione dell’inquinamento atmosferico.

Pur in un contesto decisamente migliore rispetto agli anni passati, nel 2018 si è comunque confermata la tendenza ad una maggior presenza di polveri sottili al confine con il Veneto, zona posta all’imboccatura della valle Padana che, essendo maggiormente protetta dai venti provenienti da nord e nordest, è più soggetta al ristagno atmosferico e all’accumulo degli inquinanti rilasciati in atmosfera.

Per quanto riguarda l’ozono, il 2018 ha sostanzialmente confermato i valori elevati osservati negli anni precedenti e l’ubiquità di questo inquinante, tipicamente associato al periodo estivo. I riferimenti di legge sono stati, infatti, superati su quasi tutto il territorio regionale (25 giorni con un valore medio calcolato su 8 ore inferiore a 120 microgrammi per normal metro cubo).

Anche per i pollini è confermata la tendenza osservata negli ultimi anni ad un generale aumento nell’aria del Friuli Venezia Giulia. L’origine di questa tendenza è riconducibile al generale aumento delle temperature, in particolare quelle invernali, che condizionano la quantità e la tipologia dei pollini presenti nell’aria.

Questa prima analisi sommaria è basata sui dati grezzi, che non hanno ancora completato il percorso di validazione previsto dalla certificazione ISO 9001. La relazione consuntiva di dettaglio sulla qualità dell’aria, comprensiva dell’andamento dei microinquinanti, verrà pubblica nel prossimo mese di giugno; a marzo verrà invece pubblicata la relazione consuntiva di dettaglio sui pollini.