Questo sito è in fase di dismissione. Consultare il nuovo sito www.arpa.fvg.it

sei in:  home page » archivio news » Avviata la ricerca delle nanoparticelle sui sedimenti dell’arco costiero regionale Stampa
05 FEBBRAIO 2018

Avviata la ricerca delle nanoparticelle sui sedimenti dell’arco costiero regionale

Decreto Ministeriale 173/2016: ulteriori approfondimenti di Arpa FVG 

La sezione microinquinanti inorganici del Laboratorio di Arpa FVG ha avviato le analisi per la ricerca delle nanoparticelle sui sedimenti dell’arco costiero friulano, prelevati  per la determinazione dei  livelli chimici di riferimento locali in ottemperanza al  Decreto Ministeriale 173/2016.

Le nanoparticelle vengono ricercate sia nei sedimenti che nei policheti utilizzati per le  prove di bioaccumulo. Le matrici sono disponibili perché Arpa FVG ha già terminato le analisi previste dalla normativa.  Il Friuli Venezia Giulia è stata infatti la prima regione ad avere determinato i valori chimici di riferimento locali sull’intero arco costiero.

Questo approfondimento  va oltre a quanto prescritto dal Decreto Ministeriale 173/2016, e viene effettuato allo scopo di accrescere le conoscenze sulla  diffusione ambientale delle nanoparticelle. Si tratta di sostanze per le quali non è stato ancora valutato in modo esauriente l’impatto sulla salute umana e sugli ecosistemi, anche perché fino a pochi anni fa non erano disponibili metodi utilizzabili per le analisi di routine.

La sezione microinquinanti inorganici del  Laboratorio di Arpa FVG  ha acquisito  un SP-ICP-MS (Single Particle Inductively Coupled Plasma Mass Spectrometry) con un software dedicato all’analisi delle nanoparticelle.  Questo ha permesso di mettere a punto un metodo analitico per la loro quantificazione e caratterizzazione, utile per eseguire screening ambientali.  

Il metodo è stato già testato con successo  in un primo studio sperimentale sulla presenza delle nanoparticelle nei fiumi del Friuli Venezia Giulia. Questo secondo lavoro apre la strada a ulteriori ricerche su altre matrici ambientali e sanitarie, miranti a valutare anche la permanenza e le trasformazioni delle nanoparticelle nell’ambiente.