Rassicuranti i risultati del monitoraggio dei PFAS in Friuli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia non  si osservano problematiche riconducibili all’inquinamento da PFAS. Le uniche evidenze significative sono emerse nell’ambito dei controlli eseguiti per il monitoraggio di alcune discariche, che costituiscono tuttavia una sorgente di inquinamento puntuale, circoscritta e comunque regolarmente monitorata.  

Arpa FVG ha avviato il monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nel 2017, in applicazione del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 6 luglio 2016 sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento. I controlli, inizialmente limitati alle acque sotterranee, sono stati estesi  alle acque superficiali e a quelle potabili in seguito ad accordi stipulati con la Direzione Centrale Salute della Regione.

Arpa FVG fa parte della  rete per lo screening sulla presenza di PFAS sul territorio nazionale, istituita nell’ambito del SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente). Per affinare la ricerca di questi inquinanti sul territorio regionale, le analisi vengono effettuate anche negli scarichi dei depuratori civili e industriali, ma da questa attività di controllo non è emersa nessuna criticità.

II monitoraggio dei PFAS sul territorio regionale ha avuto quindi un esito confortante rispetto ad altre situazioni emerse nel territorio nazionale, in quanto dai dati disponibili non è emerso nessun problema connesso alla presenza di questo tipo di inquinanti.