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02 GENNAIO 2018

Qualità dell’aria discreta in Friuli Venezia Giulia nel 2017

Le prime valutazioni sull’andamento della qualità dell’aria nel 2017 in Friuli Venezia Giulia indicano una situazione complessivamente discreta e in linea con gli anni precedenti per quanto riguarda le concentrazioni medie di ozono e di polveri sottili.

Per l’ozono nel 2017 sono stati registrati dai 40 ai 70 giorni con superamento del valore obiettivo di 120 microgrammi/m3 previsto dall’Unione Europea per evitare problemi sanitari nel lungo periodo.  I superamenti del 2017 sono analoghi a quelli misurati nel 2015, ma superiori a quelli del 2016, quando sono stati osservati dai 30 ai 40 giorni di superamento della soglia. Nel 2017 l’area di superamento del valore obiettivo (figura 1) è stata molto estesa, interessando di fatto tutta la regione ad eccezione dell’area montana. Nonostante il superamento del valore obiettivo, nel 2017 sono stati registrati in proporzione meno picchi di ozono rispetto gli anni precedenti. Si sono infatti ridotti i numeri di giorni con concentrazioni di ozono superiori alla soglia di 180 microgrammi/m3, che rappresenta la soglia oltre la quale è obbligatorio dare informazione alla popolazione. Sembra quindi confermata la tendenza alla diminuzione nella frequenza di valori estremi di ozono.

Dal punto di vista delle polveri sottili nel 2017 in tutta la regione non ci sono stati superamenti della concentrazione media annuale di 40 microgrammi/m3, né per il particolato atmosferico più grossolano (PM10) né per quello più fine (PM2.5). Per il PM10 nel 2017 è stata registrata una concentrazione media annuale di 15-30 microgrammi/m3, per il PM2.5 una media annuale di 13-18 microgrammi/m3. Entrambi i valori sono analoghi a quelli registrati nell’anno precedente e, limitatamente al PM2.5, sono addirittura inferiori alla soglia che entrerà in vigore nel 2020. Questi dati sono molto soddisfacenti e comprovano che l’inquinamento da polveri in regione ha carattere episodico. 

Nel 2017 l’estensione dell’area in cui sono stati registrati superamenti nella soglia giornaliera del PM10 (figura 2) è stata leggermente superiore a quella del 2016, ma come noto il fenomeno interessa sostanzialmente la pianura Pordenonese più prossima al confine con il Veneto.

Questa prima analisi sommaria è basata su dati che non hanno ancora completato il percorso di validazione previsto dalla certificazione ISO 9001. Al termine della fase di validazione, che si concluderà entro marzo, Arpa produrrà una relazione definitiva e ufficiale sull’andamento della qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia.