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29 APRILE 2019

Neve e freddo a fine aprile

mappa dell’area montana del FVG con alcuni dati di neve fresca caduta dal 28/4/19 mattina al 29/4/19

Il 28 aprile, per l’arrivo di una depressione fredda dal nord Atlantico, in Friuli Venezia Giulia il tempo è stato caratterizzato da precipitazioni intense e da temperature generalmente basse per la stagione.

Non si è trattato di valori record, ma comunque la temperatura media della giornata ha fatto registrare uno scarto notevole rispetto alla norma: 4 °C in meno nella fascia costiera e 9 °C in meno nel Tarvisiano. Infatti nelle prime ore del pomeriggio, quando normalmente si raggiungono i valori di temperatura più elevati, per  le condizioni di cielo coperto e precipitazioni, sulla pianura occidentale ci si è attestati a meno di 10 °C contro i 21 °C che rappresentano la media delle temperature massime di fine aprile, mentre a Tarvisio la temperatura oscillava tra 0 e +1°C contro i 10 °C attesi normalmente. Il 28 aprile 2016 vi era stata una situazione simile per quanto riguarda la temperatura, con valori anche più bassi, specie nel Tarvisiano e a Trieste. Nel grafico è riportato l’andamento delle temperature medie giornaliere nel mese di aprile registrate quest’anno rispetto alle statistiche climatiche del periodo 1991-2018.

 

Ciò che ha destato più sorpresa è stata però la neve, scesa abbondante fino ai 1000 m di quota e con accumuli più moderati fino ai 600-700 m. Lo strato di neve fresca caduto in poco più di 24 ore risulta rilevante sopra ai 1000 m sulle Prealpi Carniche e sulle zone occidentali e meridionali della Carnia: era da almeno 15 anni che in queste zone ad aprile non nevicava in modo così consistente. Meno rilevante la nevicata sulle Giulie, che comunque ha portato accumuli importanti, di circa 50 cm a 1500 m e spessori superiori in quota.

Nella mappa sono riportati i dati di neve fresca caduta sulle nostre montagne da domenica mattina ad oggi, rilevati dalla rete di stazioni automatiche regionali (bisogna comunque tener presente che durante questo episodio c'è stato anche vento, per cui gli accumuli al suolo possono essere stati localmente piuttosto differenziati, anche più della normale variabilità dovuta alle caratteristiche del terreno).