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07 LUGLIO 2017

Monitoraggio del 4-6 luglio 2017

Il monitoraggio delle acque marino costiere, eseguito da Arpa FVG tra il 4 e 6 luglio, ha evidenziato delle particolari caratteristiche oceanografiche nel golfo di Trieste.

La temperatura della superficie del mare ha raggiunto valori prossimi a 26°C mentre in prossimità del fondale marino, nell’area più profonda del golfo (-25 metri), la temperatura era di 15°C. Ciò ha evidenziato un gradiente termico di 11°C che si è manifestato con un termoclino molto accentuato posizionato tra 8 e 20 metri di profondità.

La salinità superficiale variava tra valori inferiori a 30 psu, misurati nell’area costiera, a valori di 35 psu, per le acque al largo, mentre lungo la colonna d’acqua il parametro incrementava (aloclino) fino a valori di 37.8 psu per le stazioni poste al largo di Lignano; l’aumento era particolarmente evidente a profondità superiori a 12 m, ad indicare l’effetto di masse d’acqua provenienti dall’Adriatico centro-meridionale.

Tale situazione di stratificazione termica e salina ha favorito la diminuzione della concentrazione dell’ossigeno disciolto nel mare che si instaura, nel periodo estivo-autunnale, a causa di processi chimici e biologici. Infatti, negli strati superficiali e sub-superficiali del mare, l’ossigeno disciolto si presentava in saturazione o leggera sovrasaturazione mentre al disotto del termoclino il parametro raggiungeva valori inferiori al 50% di saturazione pari a 3.2 ml/l.

La clorofilla a ha raggiunto massimi di 2-3 µg/L in prossimità degli strati d’acqua caratterizzati dal termoclino soprattutto nell’area occidentale del golfo.

Sono state individuate numerose meduse Rhizostoma (polmone di mare) soprattutto nel tratto di mare tra Grado e Lignano, mentre nelle acque più esterne del golfo, al largo di Lignano e di Muggia, sono stati osservati numerosi individui di Salpa (foto), organismo planctonico appartenente ai Tunicati. Tale organismo marino può presentare un aspetto morfologico differente a seconda della forma asessuata o sessuata, la prima è sempre solitaria, la seconda si manifesta in aggregazione con catene lunghe anche decine di metri. Nel monitoraggio gli individui erano sempre solitari.

Anche quest’anno, come nel periodo estivo del 2016, nel golfo è stata rilevata la presenza dell’organismo planctonico gelatinoso appartenente agli ctenofori: Mnemiopsis leidyi (noce di mare), originaria dell’Atlantico Occidentale. Nel Golfo di Trieste la specie è stata segnalata per la prima volta nel 2005, ma solo durante l’estate 2016 ha sviluppato una vera e propria esplosione demografica.