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10 NOVEMBRE 2020

Bollettino sullo "Stato oceanografico ed ecologico del Golfo di Trieste" - Ottobre 2020

Stato oceanografico ed ecologico del Golfo di Trieste - Ottobre 2020
Golfo di Trieste
stazioni di campionamento, sezione trasversale e zone di monitoraggio del rumore subacqueo

Arpa FVG monitora costantemente le acque marino costiere della regione. L'ultimo monitoraggio è stato eseguito dal 14, 19, 20 Ottobre 2020.

I risultati sono pubblicati nel Bollettino sulle caratteristiche oceanografiche ed ecologiche del Golfo di Trieste. Al suo interno potrete consultare: 

  • le mappe tematiche della distribuzione orizzontale dei parametri oceanografici rilevati nell'ultima campagna di monitoraggio ed il loro confronto con la distribuzione relativa alla serie storica dei valori misurati;
  • le distribuzioni verticali della densità del mare, dell'ossigeno disciolto e della clorofilla a in una sezione trasversale alla geografia del golfo;
  • i grafici d'intensità del rumore subacqueo nelle bande relative a 63 Hz e 125 Hz in due zone ad elevato traffico navale del golfo.

Monitoraggio di Ottobre 2020: in generale, per lo strato superficiale del mare, il monitoraggio ha rilevato per i parametri: temperatura, salinità, ossigeno disciolto e clorofilla a valori paragonabili o leggermente inferiori rispetto a quelli relativi alle serie storiche. Considerando questi parametri nella colonna d'acqua, si osserva, rispetto al monitoraggio di settembre, una maggiore omogeneità dei valori indicanti il passaggio dalla situazione estiva a quella autunnale/invernale. Infatti, è evidente il raffreddamento della superficie marina, l'assenza della marcata stratificazione termica estiva, un maggior apporto di acque dolci superficiali di origine fluviale, l'aumento della concentrazione dell'ossigeno disciolto in prossimità del fondale marino per gli scambi gassosi con gli strati sovrastanti e l'attenuazione del picco di clorofilla in prossimità della variazione di temperatura (termoclino) nella colonna d'acqua. In particolare, l'ossigeno disciolto negli strati di fondo aumenta da valori di 50-60% di saturazione, osservati a settembre, a valori di 80% di saturazione. E' da notare, inoltre, la diminuzione della salinità anche negli strati più profondi del golfo che da valori prossimi a 38.3 misurati a settembre si passa a valori di 37.6 indicandi sia una diluizione per apporti fluviali delle acque del golfo che una probabile minore ingressione di acque salate dall'Adriatico centro-meridionale.
Nel golfo la presenza degli Ctenofori Mnemiopsis leidyi "noci di mare" è in forte attenuazione così come la presenza di meduse, permane soprattutto le poco urticante Rhizostoma pulmo .
Ad inizio novembre, le acque slovene del golfo ci hanno regalato un avvistamento molto particolare: la presenza di ben due esemplari di un cetaceo molto suggesitivo e raro per il golfo la Balaenoptera physalus. L'avvistamento è stato effettuato dai ricercatori dell'Istituto sloveno Morigenos Society di Piran in collaborazione con pescatori professionisti. Tali balene, che possono raggiungere 23 metri di lunghezza e il peso di 50-60 tonnellate, frequentano generalmente acque profonde e si nutrono di plancton e piccoli pesci. Seppure rari, cetacei di queste dimensioni sono stati avvisati già nel febbraio-marzo del 2009 al largo di Grado e nell'agosto del 2011 nelle acque della rada di Trieste. Le principali minacce per questi giganti del mare sono le collisioni con navi ad alta velocità, il rumore subacqueo prodotto dall'uomo soprattutto durante le prospezioni sismiche marine, l'inquinamento chimico del mare e la presenza, in ambiente marino, di microplastiche che potrebbero essere ingerite.


laborazione grafica: Schlitzer, R., Ocean Data View, https://odv.awi.de, 2018