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11 FEBBRAIO 2022

La tutela dell'ambiente fra i principi fondamentali della costituzione

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La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra a pieno titolo nella Costituzione italiana.

La Camera dei Deputati ha infatti approvato l’8 febbraio la proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente. La legge è stata approvata in seconda lettura con la maggioranza dei due/terzi, pertanto ha concluso il proprio iter e non è soggetta a referendum confermativo.

L’articolo 9 viene così integrato (in grassetto le parti aggiunte): “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Ogni parola, nel dettato costituzionale, è densa di significato: anche qui, l’articolazione in ambiente, biodiversità ed ecosistemi non è superflua; e ciascuno può comprendere il valore del riferimento alle future generazioni.

Per Arpa FVG questa modifica costituzionale rafforza e consolida ulteriormente il proprio ruolo a tutela e protezione dell’ambiente, che richiede un costante presidio del territorio, monitoraggio e controllo dello stato e delle pressioni ambientali.

Questa modifica costituzionale rafforza inoltre i principi che hanno portato negli anni ’90 del secolo scorso alla costituzione delle Agenzie territoriali per l’ambiente e nel 2016 alla costituzione del “Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente” (SNPA), quale punto di coordinamento per tutte le attività di protezione e tutela dell’ambiente a livello nazionale.

La modifica costituzionale appena approvata prevede anche una nuova formulazione dell’articolo 41:

“L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.”

Anche qui la tutela dell’ambiente non è più un “optional”, ma rientra a pieno titolo tra i diritti-doveri di tutti i cittadini.