Questo sito è in fase di dismissione. Consultare il nuovo sito www.arpa.fvg.it

sei in:  home page » archivio news Stampa
14 GENNAIO 2022

Pollini: i risultati del monitoraggio aerobiologico in Friuli Venezia Giulia nel 2021

Polline

E’ tempo di bilanci sulle concentrazioni polliniche nel 2021, registrate nelle quattro stazioni di monitoraggio del Friuli Venezia Giulia. Ogni stazione è rappresentativa di un’area climatica della regione: Pordenone per la pianura, Trieste per il Carso, Lignano Sabbiadoro per la costa e Tolmezzo per la montagna.   

L’area triestina è sempre impattata dalla maggior quantità di polline; in città e sul Carso predominano, come si era visto anche nel 2019,  i pollini del cipresso, del ginepro e delle Moracee, ovvero gelso e brussonezia, come pure dei pini. Tra le erbe, invece, quella di gran lunga più abbondante è sempre la parietaria (famiglia delle Urticacee).

A Pordenone e, in generale, nella pianura friulana, prevalgono le Graminacee in primavera e le spore di funghi e muffe, presenti in particolare a fine estate; la piantaggine o lanciuola è un’erba che produce polline dalla primavera a fine estate e il quantitativo annuale è abbastanza importante in pianura.

A Tolmezzo e nella media montagna i pollini riscontrati sono soprattutto di ginepro (della famiglia delle Cupressacee), pino, parietaria e Graminacee; nel 2021 anche carpino e nocciolo sono stati significativi nel pur sempre scarso quantitativo totale di pollini in questa zona. Pure a Lignano i pollini più abbondanti di piante arboree si confermano quelli di cipresso e pino, mentre le erbacee sono rappresentate soprattutto da Graminacee e parietaria; le spore, sebbene abbondanti, sono poco più della metà di quelle registrate in pianura.

Nel 2021, infine, sono stati particolarmente significativi gli spostamenti di masse d’aria dalle zone dell’est Europa, che pure si verificano ogni anno tra la fine di agosto e la metà di settembre e portano in tutta l’area dell’alto Adriatico pollini provenienti dalle pianure della Pannonia (tra Serbia ed Ungheria): la scorsa estate, infatti, i granuli pollinici di ambrosia e assenzio trasportati dal vento sono stati così abbondanti da influire sul quantitativo totale annuo sia sulla costa che nella zona del Carso.

 

>> Leggi la Relazione sull'attività di monitoraggio aerobiologico in Friuli Venezia Giulia per il 2021