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Acque destinate al consumo umano

 

Normativa

waterL’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stabilisce le linee guida per la sicurezza dell'acqua potabile (acqua destinata al consumo umano) ed è il riferimento internazionale per le comunità di Stati e gli stati membri che ne recepiscono le indicazioni, elaborando propri standard di qualità.

In Italia la normativa attuale di riferimento è il D.Lgs. 31/2001 che recepisce la normativa comunitaria 98/83/CE. Le definizione di “acqua destinata al consumo umano" implica, oltre all'uso potabile, anche il contatto dell'acqua con il corpo umano durante le varie pratiche di lavaggio e quindi include anche rischi non legati alla sola ingestione.

Tra i recenti aggiornamenti della normativa si riporta il D.Lgs. 15 febbraio 2016, n. 28, che stabilisce i requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano e il Decreto 14 giugno 2017. Quest’ultimo specifica nel dettaglio quali debbano essere i metodi di analisi, le caratteristiche delle prestazioni erogate e richiede ai laboratori l’accreditamento delle singole prove o gruppi di prove entro il 31 dicembre 2019.

 

Controlli interni e Water Safety Plan

Il Gestore è tenuto ad effettuare i controlli per la verifica della qualità dell’acqua distribuita ed è responsabile della qualità dell’acqua fino al contatore (allacciamento abitazione).

I controlli interni possono essere concordati tra il Gestore e le Aziende Sanitarie per quanto riguarda i punti di prelievo e la frequenza di controllo, oltre al tipo di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche da effettuare per garantire la qualità e la sicurezza dell’acqua prodotta. Il controllo delle acque potabili è strutturato in modo da evidenziare tempestivamente situazioni fuori norma o ad elevato rischio, al fine di stabilirne le cause e attuare le opportune misure di intervento.

Arpa FVG collabora attivamente insieme alle Aziende Sanitarie e ai gestori degli acquedotti agli incontri finalizzati alla prevenzione e gestione del rischio delle acque potabili, in un approccio olistico sul modello dei Water Safety Plans (WSP) elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.I principi di WSP sono presenti nella revisione degli allegati della Direttiva europea 98/83/CE, e nel rapporto Istisan 14/21 "Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plans".

 

Controlli esterni

I Controlli Esterni sono effettuati dalle Aziende Sanitarie titolari dei controlli della qualità delle acque erogate secondo quando disposto dal D.Lgs. 31/01 e che formulano il giudizio di qualità e di idoneità all’uso sulla base dei controlli chimici e microbiologici. Di conseguenza possono proporre l’adozione di provvedimenti di intervento, divieti o limitazioni d’uso, avvertendo nel contempo il Gestore, in caso di non conformità relative alla qualità delle acque.

Arpa FVG esegue i controlli  prevalentemente di tipo chimico e microbiologico sulle acque destinate al consumo umano come laboratorio incaricato su richiesta delle Aziende Sanitarie. Inoltre è titolare del controllo delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile. Il compito istituzionale di ARPA è fondamentalmente quello ambientale e pertanto vigila sulla qualità delle acque al fine di impedirne il deterioramento e garantirne una buona qualità, secondo quanto indicato dalle direttive Europee e nel D.Lgs. 152/06 e s.m.i..

 

Analisi effettuate da Arpa FVG

mappa potabiliIn tutta la regione sono analizzati annualmente circa 2500 campioni di acqua destinata al consumo umano in rete acquedottistica, con un considerevole numero di sostanze monitorate, parametri organolettici, chimico-fisici, microbiologici, sostanze inquinanti e tossiche. Il numero aumenta notevolmente considerando anche i controlli effettuati per le captazioni (pozzi di alimentazione dell’acquedotto), le piscine, i serbatoi di raccolta delle acque, le "casette dell'acqua" e le richieste di analisi di pozzi privati. Infatti, la nostra realtà comprende anche diversi comuni della bassa pianura il cui approvvigionamento continua ad essere effettuato tramite utilizzo di pozzi privati.

I parametri analizzati per le acque destinate al consumo umano in riferimento al D.Lgs. 31/01, e le prove ed i metodi utilizzati dal Laboratorio Arpa FVG sono riportate alla voce prestazioni.

Si può consultare la mappa regionale con dettaglio a livello comunale delle concentrazioni di alcuni parametri indicatori (Durezza, Cloruri, Nitrati, Sodio, Solfati) disponibile alla pagina parametri indicatori.

Il residuo fisso o residuo secco (o residuo secco a 180 °C) esprime la quantità totale dei sali contenuti nell'acqua e in regione varia tra 60 e 490 mg/l con una media di circa 200 mg/l (dati dal 2016 al 2019).  Il Valore di residuo fisso secondo la normativa è accettabile fino a 1500 mg/l. Se volessimo classificare le acque analogamente a quelle imbottigliate potremmo definirle oligominerali (o leggermente mineralizzate).

Per il parametro ammonio non si riporta la distribuzione regionale, poichè i valori sono quasi sempre inferiori o prossimi ai limiti di quantificazione strumentali (0,05 mg/l) ovvero 10 volte inferiori ai limiti normativi. Tuttavia nell'area pordenonese, intorno al comune di Brugnera, si possono rilevare valori più elevati legati alle caratteristiche dei suoli torbosi della zona.

 

Accreditamento e qualità del dato

Il nostro apparato normativo dedica particolare attenzione alla qualità dei dati: il Decreto Legislativo 31/01 e s.m.i., nel recente aggiornamento, richiede che i laboratori coinvolti nell’analisi delle acque destinate al consumo umano diano garanzie di qualità del dato analitico, riscontrabili attraverso l’accreditamento secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018.

Arpa FVG è accreditata già da diversi anni ed ultimamente ha completato l'accreditamento per la quesi totalità delle prove previste per le acque destinate al consumo umano. E’ possibile visionare la lista aggiornata dei metodi analitici attualmente accreditati sul sito di Accredia, l’Ente Italiano di Accreditamento.



ultimo aggiornamento: venerdì 09 ottobre 2020