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Le biotossine algali

Cellule microalgali al microscopio otticoLe biotossine algali sono sostanze tossiche prodotte da alcuni tipi di alghe unicellulari microscopiche che fanno parte del  fitoplancton sia di mare sia di laghi.

Alcune di queste alghe, principalmente appartenenti alle classi dei Dinoflagellati e delle Diatomee possono riprodursi in tempi molto rapidi, se si presentano condizioni ambientali adatte con adeguate concentrazioni di nutrienti la loro abbondanza nell'acqua può aumentare in modo elevato fino a raggiungere decine di milioni di cellule per litro, dando origine al fenomeno delle fioriture algali. Quando si verifica un evento simile la colorazione delle acque può variare a seconda del colore del pigmento che caratterizza la specie microalgale, le acque posso diventare verdi, bruna rosa, sono le così dette "maree rosse".

Il fenomeno si esaurisce non appena le condizioni ambientali mutano.

Se la specie algale non produce tossine, la fioritura, apparentemente, non apporta gravi danni per la salute umana pur rappresentando una perturbazione importante per l'ecosistema con la produzione di sostanza organica in surplus che può far da substrato per la crescita della comunità microbica e il consumo di nutrienti a discapito di altre specie fitoplanctoniche causando uno sqilibrio nella stessa comunità fitoplanctonica.

Il fenomeno delle fioriture è conosciuto da lungo tempo nel mare Adriatico. Si presenta in modo ciclico a carico di numerose specie alcune delle quali anche di origine non autoctona come è il caso di Ostreopsis cfr. ovata. Questo dinoflagellato dal 2005 si presenta puntualmente nella stagione estiva in numerosi littorali italiani sottoforma di fioriture più o meno estese, causando ai bagnanti e ai  frequentatori del lungomare diverse problematiche saintarie perloppiù a carico dell'apparato respiratorio. La tossina prodotta, infatti, da questa cellula viene intrappolata nell'aerosol e dispersa nell'aria.

Mitilicolture nel golfo di TriesteUna particolare attenzione viene posta verso questo tipo di problematica soprattutto in relazione alla pratica della molluschicoltura per la quale è stato necessario impostare una continua vigilanza delle acque e dei molluschi.

Infatti i molluschi bivalvi (mitili, ostriche ecc.), in quanto organismi filtratori, sono gli alimenti più a rischio, perchè ingerendo le microalghe accumulano la tossina nel loro organismo. I molluschi non risultano sensibili all'effetto tossico di questi composti che vengono accumulati nelle parti molli dell'animale fino a raggiungere concentrazioni che possono però diventare pericolose nel momento in cui il prodotto ittico giunge sulla tavola del consumatore. Le biotossine sono composti termostabili, quindi la cottura dei molluschi non risolve il problema; è importante, invece, controllare l'etichettatura del prodotto che si acquista per essere certi che provenga da aree controllate.

Le tossine vengono classificate spesso in funzione del tipo di problema sanitario che producono

DSP

YTX

ASP 

PSP

TTX

 

Per approfondire



ultimo aggiornamento: mercoledì 17 febbraio 2021